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Settore bancario: struttura e concorrenza 1 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. 18
Anteprima Negli Stati Uniti, circa 7. 000 banche commerciali offrono i loro servizi alle imprese e ai consumatori. In questo senso, quella statunitense rappresenta una realtà sui generis. Nella maggior parte dei paesi, infatti, solo poche grandi banche dominano il mercato. • Ma ciò implica che la situazione statunitense sia migliore di quella degli altri paesi? • 2 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Anteprima (cont. ) Perché il sistema bancario statunitense si è sviluppato in questo modo? Tale polverizzazione di operatori significa maggiore concorrenza nel settore? • In questo capitolo cercheremo di rispondere a tali domande. • 3 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Anteprima (cont. ) • 4 Cominceremo analizzando le tendenze storiche del settore bancario negli Stati Uniti. Poi descriveremo come l’innovazione finanziaria abbia prodotto l’intensificazione della concorrenza. Infine ci soffermeremo sulle caratteristiche del sistema bancario italiano. Gli argomenti trattati includono: o Nascita e sviluppo del sistema bancario statunitense o Innovazione finanziaria e crescita dello shadow banking system Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Anteprima (cont. ) o Struttura del settore delle banche commerciali negli Stati Uniti o Concentrazione bancaria e allargamento dei mercati geografici o Separazione tra sistema bancario e altri settori di servizi finanziari o Attività bancaria internazionale o Sistema bancario italiano 5 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Nascita e sviluppo del sistema bancario statunitense Negli Stati Uniti, il settore bancario nacque con l’istituzione della Bank of North America a Philadelphia nel 1782. Si svilupparono così le banche statali. • Per eliminare gli abusi delle banche statali, il National Banking Act del 1863 creò un nuovo sistema di banche di tipo federale, denominate banche nazionali, dando vita a un sistema bancario duale ancora oggi vigente negli Stati Uniti. • Le attività della banca centrale cominciarono nel 1913 con l’istituzione del Federal Reserve System (la Fed), a cui tutte le banche nazionali dovettero aderire. • 6 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Nascita e sviluppo del sistema bancario statunitense (cont. ) Durante la Grande depressione, sulla scia di circa 9. 000 fallimenti bancari, il Glass-Steagall Act (1933) creò la FDIC (Federal Deposit Insurance Corporation), che prevedeva un’assicurazione sui depositi in caso di fallimento. • La legge del 1933 vietò alle banche impegnate nell’attività di raccolta di fondi erogazione di prestiti (banche commerciali) di svolgere attività in titoli (con l’unica eccezione dei titoli di Stato): quest’ultima venne riservata alle banche di investimento. • 7 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Nascita e sviluppo del sistema bancario statunitense (cont. ) Negli Stati Uniti, l’attività di vigilanza sulle banche commerciali si è storicamente sviluppata in un articolato sistema che prevede diverse agenzie di controllo: 1. l’Office of the Comptroller of the Currency 2. la Fed 3. le autorità bancarie di ogni singolo Stato 4. la FDIC • Il Ministero del Tesoro ha avanzato diverse proposte (nessuna delle quali è stata sinora accettata dal Congresso) per centralizzare la regolamentazione bancaria in un unico ente indipendente. • 8 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Innovazione finanziaria e crescita dello shadow banking system Sebbene le banche commerciali continuino a essere le più importanti istituzioni finanziarie all’interno dell’economia statunitense, negli anni recenti si è assistito a un declino della tradizionale attività bancaria di erogazione di prestiti finanziati tramite la raccolta di depositi. • Una parte di questa attività è stata rimpiazzata dallo shadow banking system, in cui il meccanismo del credito bancario si sviluppa attraverso il mercato mobiliare. • 9 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Innovazione finanziaria L’innovazione è guidata dal desiderio di ottenere un profitto. Un cambiamento nell’ambiente finanziario stimolerà le istituzioni finanziarie alla ricerca di nuove idee e nuovi prodotti tali da generare, con qualche probabilità, profitti futuri. • Esistono in generale tre tipi di risposte ai cambiamenti che è possibile esaminare: o reazioni ai cambiamenti nelle condizioni della domanda o reazioni ai cambiamenti nelle condizioni dell’offerta o elusione della normativa vigente • 10 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Innovazione finanziaria: reazioni ai cambiamenti nelle condizioni della domanda Il cambiamento più significativo dal lato della domanda è stato il considerevole aumento del rischio di tasso di interesse a partire dagli anni sessanta del secolo scorso. • I mutui ipotecari a tasso variabile sono un esempio di risposta all’accresciuta volatilità dei tassi di interesse. • Le banche hanno inoltre cominciato a usare gli strumenti finanziari derivati per coprirsi dal rischio e diversi intermediari (come gli operatori del CBOT) hanno iniziato a servirsi di contratti future. • 11 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Innovazione finanziaria: reazioni ai cambiamenti nelle condizioni dell’offerta • Il cambiamento più significativo dal lato dell’offerta è stato il miglioramento nella tecnologia dell’informazione, che ha: 1. ridotto il costo di elaborazione delle operazioni finanziarie, rendendo remunerativo per le istituzioni finanziarie creare nuovi prodotti e servizi per il pubblico 2. semplificato l’acquisizione delle informazioni da parte degli investitori e ha quindi reso più facile l’emissione d titoli da parte delle imprese 12 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Innovazione finanziaria: carte di credito e carte di debito Le prime carte di credito risalgono a ben prima della seconda guerra mondiale. • Ma è solo con il miglioramento tecnologico alla fine degli anni sessanta che si sono ridotti considerevolmente i costi di transazione, rendendo redditizia su vasta scala la diffusione delle carte di credito. • Il successo delle carte di credito ha condotto le banche a elaborare le carte di debito, attraverso cui gli acquisti vengono immediatamente addebitati sul conto bancario del titolare. • 13 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Innovazione finanziaria: electronic banking La prima forma importante di e-banking è stata l’ATM (Automated Teller Machine), meglio conosciuta in Italia come “sportello Bancomat”. • Il successo delle ATM e dell’home banking ha portato a un’ulteriore novità, la cosiddetta ABM (Automated Banking Machine), un unico dispositivo che combina uno sportello automatico, un collegamento Internet al sito web della banca e un collegamento telefonico al servizio clienti della stessa banca. • Un successivo sviluppo dell’area dell’home banking ha fatto emergere un nuovo tipo di istituzione creditizia: la banca virtuale, cioè una banca che opera esclusivamente via Internet. • 14 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
e-finance: nel settore bancario i “clic” domineranno i “mattoni”? • Il virtuale sarà la tipologia primaria con cui opererà la banca, eliminando l’esigenza delle filiali fisiche? Sembrerebbe di no. o Le banche accessibili unicamente via Internet hanno avuto sviluppo e redditività deludenti. o I clienti sono riluttanti a depositare i propri risparmi in banche virtuali. 15 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
e-finance: nel settore bancario i “clic” domineranno i “mattoni”? (cont. ) I clienti si preoccupano per la sicurezza delle loro transazioni online e del fatto che esse siano veramente “private”. o I clienti gradiscono un approccio faccia-a-faccia per l’acquisto di prodotti di risparmio a lungo termine. o Le operazioni bancarie via Internet sono tuttora soggette a problemi tecnici. o 16 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Innovazione finanziaria: pagamenti elettronici La diffusione dell’informatica a basso costo e lo sviluppo di Internet hanno reso molto economico per le banche consentire alla clientela di effettuare le operazioni di pagamento in forma elettronica. • Queste forme di pagamento sono diventate molto comuni nei paesi dell’Europa del Nord, meno negli Stati Uniti. • 17 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
e-finance: perché i paesi dell’Europa del Nord sono così avanti rispetto agli Stati Uniti nei pagamenti elettronici e nei servizi bancari online? Gli statunitensi sono i più grandi utilizzatori di assegni nel mondo: ogni anno vengono emessi negli USA quasi 100 miliardi di assegni e la maggior parte delle transazioni non per contanti vengono eseguite “su carta”. Nel paesi dell’Europa del Nord, invece, oltre due terzi delle transazioni noncash avvengono in forma elettronica. Qual è il motivo di questa differenza? o In Europa, da molti anni, si fa ricorso ai cosiddetti “pagamenti con bonifico”. o Gli scandinavi sono utenti molto più capillari della telefonia mobile e di Internet. • Secondo alcune valutazioni, il passaggio dagli assegni ai pagamenti elettronici potrebbe far risparmiare all’economia USA alcuni miliardi di dollari all’anno. • 18 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Innovazione finanziaria: moneta elettronica La moneta elettronica (e-money) è denaro che esiste solo in forma elettronica. • Il primo tipo di e-money è costituito dalle carte prepagate (storedvalue card) e dalle smart card. • Il secondo tipo è spesso chiamato e-cash, ed è usato su Internet per acquistare merci o servizi. • 19 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
e-finance: stiamo andando verso una società senza contanti? • Sono ormai decenni che si discute di una società senza contanti. “Business Week” predisse nel 1975 che i mezzi di pagamento elettronici avrebbero “rivoluzionato il concetto stesso di denaro” (ma più tardi si trovò a sconfessare questa profezia radicale). In effetti, diversi fattori giocano a sfavore della scomparsa dei pagamenti cartacei. o Le attrezzature per allestire i circuiti di pagamento elettronici sono costose e non sono disponibili capillarmente. o Gli strumenti di pagamento elettronici possono far sorgere preoccupazioni legate alla privacy e alla sicurezza. 20 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Innovazione finanziaria: obbligazioni “spazzatura” Prima del 1980 veniva emesso debito con rating pari almeno a Baa: le obbligazioni in seguito declassate sotto tale livello (fallen angel) erano note come junk bond. • Michael Milken di Drexel Burnham creò invece alla fine degli anni settanta un mercato di nuove emissioni di obbligazioni “spazzatura” da parte di società che ancora non avevano conseguito alcuni rating. • 21 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Innovazione finanziaria: commercial paper Le commercial paper sono titoli di debito a breve termine non garantiti emessi da società e (più raramente) da grandi banche. • Il mercato delle commercial paper negli Stati Uniti si è enormemente sviluppato a partire dagli anni settanta e alla fine del 2006 l’ammontare di tali titoli in circolazione superava i 2, 2 miliardi di dollari. • Lo sviluppo dei fondi comuni di tipo monetario è stato un fattore che ha contribuito alla rapida crescita del mercato delle commercial paper. • 22 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Innovazione finanziaria: cartolarizzazione La cartolarizzazione (securitization) consiste nel processo di trasformazione di attività finanziarie normalmente non liquide in titoli obbligazionari negoziabili su un mercato secondario. • Attualmente, quasi ogni tipo di debito privato (per esempio, mutui ipotecari, debito legati all’uso di carte di credito, prestiti concessi per finanziare i corsi di studio o l’acquisto di automobili) può essere cartolarizzato. • 23 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Innovazione finanziaria: elusione della normativa vigente • Regolamentazione sottostante al processo di innovazione finanziaria 1. Riserva obbligatoria o Tassa sui depositi bancari = i × r 2. Limitazioni sugli interessi corrisposti sui depositi (Regulation Q) o Al crescere di i, emersione di una situazione di loophole mining (“sfruttamento delle scappatoie normative”) 24 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Innovazione finanziaria: elusione della normativa vigente (cont. ) I fondi comuni di investimento di mercato monetario (MMMF), pur funzionando come i depositi di conto corrente fruttiferi di interesse, non sono soggetti agli obblighi di riserva né alle limitazioni sui tassi di interesse, per cui possono garantirne di superiori a quelli depositi bancari. • Attualmente, gli MMMF hanno attività per un valore di circa 10 trilioni di dollari. Per una strana ironia della sorte, i rischi assunti dagli MMMF hanno portato a un passo dal collasso l’intero settore nel 2008. • 25 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Innovazione finanziaria: elusione della normativa vigente (cont. ) Attraverso gli sweep account, il saldo di conto corrente di una società che al termine di una giornata lavorativa ecceda un determinato ammontare viene “tolto” dal conto e investito in titoli che fruttano un interesse prestabilito. • Questi “fondi stornati” non sono più classificabili come depositi di conto corrente, non sono neppure soggetti agli obblighi di riserva e pertanto non vengono “tassati”. • 26 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Mini-caso: Bruce Bent e il panico dei fondi comuni monetari nel 2008 Bruce Bent, uno dei pionieri nell’ambito degli MMMF, in una lettera indirizzata nel luglio 2008 ai propri azionisti, scriveva che il fondo era gestito nell’ottica “di una ferma disciplina volta a proteggere il vostro capitale”. • Quando il 15 settembre 2008 Lehman Brothers fallì, il Reserve Primary Fund di Bent – il valore delle cui attività oltrepassava i 60 miliardi di dollari – si ritrovò ad avere “in pancia” 785 milioni del debito di Lehman. • 27 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Mini-caso: Bruce Bent e il panico dei fondi comuni monetari nel 2008 (cont. ) In conseguenza di tali perdite, il 16 settembre il fondo di Bent non avrebbe più potuto rimborsare le sue quote al valore nominale di 1 dollaro. Gli azionisti cominciarono perciò a ritirare il loro denaro dal fondo, riducendo del 90% il valore delle sue attività. • Questo “panico” indusse la Fed a correre in soccorso, garantendo le attività degli MMMF. • Dopo questo drammatico episodio, da molte parti viene reclamata la necessità di regolamentare tale settore in modo più stringente. • 28 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Innovazione finanziaria e declino dell’attività bancaria tradizionale La tradizionale attività di intermediazione finanziaria svolta dalle banche commerciali, consistente nella cosiddetta trasformazione delle scadenze, è stata fortemente influenzata dall’innovazione finanziaria. • Come mostrato nella prossima slide, negli Stati Uniti l’importanza delle banche commerciali come erogatrici di credito nei confronti di debitori non finanziari (imprese e famiglie) si è ridotta considerevolmente. • 29 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Innovazione finanziaria e declino dell’attività bancaria tradizionale (cont. ) 30 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Innovazione finanziaria e declino dell’attività bancaria tradizionale (cont. ) • Diminuzione dei vantaggi in termini di costo nella raccolta di fondi (passività) o π ↑ e i ↑, quindi disintermediazione a causa di: 1. limitazioni sugli interessi corrisposti sui depositi e Regulation Q 2. MMMF o I depositi di conti corrente costituivano il 60% delle passività delle banche fino agli anni sessanta, mentre ora ne rappresentano solo il 5%. 31 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Innovazione finanziaria e declino dell’attività bancaria tradizionale (cont. ) • Diminuzione dei vantaggi in termini di ricavo nell’impiego di fondi (attività) 1. Più facile per le imprese emettere i titoli direttamente sul mercato: commercial paper, junk bond, cartolarizzazione 2. Crescita di importanza degli intermediari finanziari non bancari, che più agevolmente delle banche riescono a raccogliere fondi sul mercato 32 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Reazione delle banche La diminuzione dei vantaggi sia in termini di costo nella raccolta di fondi sia in termini di ricavo nell’impiego di fondi provoca una riduzione della redditività dell’attività bancaria tradizionale, incentivando quindi le banche a: 1. espandere l’attività creditizia verso aree più rischiose (per esempio, il settore immobiliare) 2. impegnarsi in nuove attività fuori bilancio • Negli Stati Uniti, ciò ha però creato problemi in ambito normativo e di vigilanza. • Analoghi problemi sono emersi nel settore bancario di altri paesi. • 33 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Declino dell’attività bancaria tradizionale in altri paesi industrializzati Forze simili a quelle che hanno interessato il settore bancario statunitense stanno conducendo a un declino delle banche tradizionali anche in altri paesi industrializzati. • Per esempio, nella realtà australiana, il segmento dei prestiti bancari ha ceduto quote nei confronti dei mercati internazionali dei titoli. • In molti paesi, quando crescono i mercati dei titoli, le banche devono affrontare l’agguerrita competizione derivante dai nuovi prodotti offerti. • 34 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Struttura del settore delle banche commerciali negli Stati Uniti Attualmente, negli Stati Uniti vi sono circa 7. 000 banche commerciali. • Le tabelle presentate nelle prossime slide mostrano alcuni dati quantitativi inerenti a tali banche. • 35 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Struttura del settore delle banche commerciali negli Stati Uniti (cont. ) 36 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Struttura del settore delle banche commerciali negli Stati Uniti (cont. ) 37 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Limitazioni all’espansione territoriale Le limitazioni all’espansione territoriale (Mc. Fadden Act del 1927) si sono rivelate potenti forze anticompetitive. • Risposte alle limitazioni all’espansione territoriale delle banche: o holding bancarie o ATM • 38 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Concentrazione bancaria e allargamento dei mercati geografici Come mostra la prossima slide, il numero delle banche commerciali negli USA è stato molto stabile dal 1934 alla metà degli anni ottanta. • In seguito, tale numero ha iniziato a ridursi notevolmente. • 39 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Concentrazione bancaria e numero di banche commerciali 40 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Concentrazione bancaria e allargamento dei mercati geografici (cont. ) Concentrazione bancaria: perché? 1. Il loophole mining ha ridotto l’efficacia delle limitazioni all’espansione territoriale delle banche 2. Sviluppo delle banche sovraregionali • Economie di scala 1. Aumentate grazie all’avvento del Web e ai miglioramenti della tecnologia informatica 2. Aumento anche delle economie di scopo, cioè della capacità di utilizzare una stessa risorsa per fornire molti prodotti e servizi diversi 3. Nascita delle LCBO (Large Complex Banking Organization) • 41 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
e-finance: tecnologia informatica e concentrazione bancaria La tecnologia dell’informazione è particolarmente rilevante nel settore delle carte di credito. Oggi, negli Stati Uniti, più del 60% del debito legato alle carte di credito è gestito dalle cinque principali banche (nel 1995 tale dato non raggiungeva il 40%). • L’attività di custodia è cresciuta, passando dal 40% sul totale attività nel 1990 al 90% attuale. • Le banche più piccole si appoggiano a quelle più grandi nell’offerta di certi prodotti alla propria clientela, il che conduce a un’ulteriore concentrazione delle attività bancarie a forte impatto tecnologico. • 42 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Concentrazione bancaria e allargamento dei mercati geografici (cont. ) Riegle-Neal Act del 1994 1. Consente una piena attività bancaria interstatale 2. Promuove un’ulteriore concentrazione • Struttura dell’industria bancaria statunitense in futuro o Diventerà più simile a quella di molti altri paesi, mantenendo comunque una fisionomia peculiare: § presenza di qualche migliaia, anziché centinaia, di banche § rimarrà sul mercato solo la metà delle attuali piccole banche, mentre il numero delle “megabanche” raddoppierà • 43 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Concentrazione bancaria e allargamento dei mercati geografici (cont. ) • Consolidamento bancario ed espansione dell’attività su scala nazionale sono fatti positivi? o Contro 1. Preoccupazione circa una possibile contrazione dei prestiti alle piccole imprese 2. Timore che la corsa all’espansione possa portare all’assunzione di maggiori rischi o Pro 1. Le banche locali sopravviveranno 2. Aumento della concorrenza e dell’efficienza 3. Incremento della diversificazione dei portafogli prestiti delle banche: minore probabilità di fallimenti 44 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Separazione tra sistema bancario e altri settori di servizi finanziari Il Glass-Steagall Act permetteva alle banche commerciali di collocare sul mercato primario titoli governativi, ma proibiva la sottoscrizione di titoli delle imprese e l’attività di negoziazione. • Inoltre, esso impediva alle banche commerciali di intraprendere attività nel settore immobiliare e delle assicurazioni. D’altro canto, proteggeva le banche commerciali impedendo alle banche di investimento e alle compagnie assicurative di dedicarsi ad attività bancarie. • 45 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Separazione tra sistema bancario e altri settori di servizi finanziari (cont. ) Erosione del Glass-Steagall Act o Scappatoie presenti nella Sezione 20 del Glass-Steagall Act per consentire alle holding bancarie di sottoscrivere tipologie di titoli in precedenza non ammesse • Gramm-Leach-Bliley Act del 1999 o Abrogazione del Glass-Steagall Act o Gli Stati hanno il potere di regolamentazione sulle attività assicurative, mentre la SEC continua a esercitare la vigilanza delle attività mobiliari o L’Office of the Comptroller of the Currency controlla le filiali delle banche commerciali che sottoscrivono titoli o La Fed continua a esercitare il controllo delle holding bancarie • 46 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Separazione tra sistema bancario e altri settori di servizi finanziari (cont. ) • Implicazioni della concentrazione bancaria 1. Il Gramm-Leach-Bliley Act accelererà la concentrazione. 2. Le fusioni tra banche e società di servizi finanziari diventeranno più frequenti. 3. Le istituzioni bancarie statunitensi si trasformeranno in organizzazioni non solo più grandi, ma anche più complesse. 47 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Separazione tra sistema bancario e altri settori di servizi finanziari (cont. ) • Separazione in altri paesi 1. Banche universali di tipo tedesco o Nessuna separazione tra attività bancaria e attività mobiliare e assicurativa 2. Banche universali di tipo inglese o Possibilità per le banche di operare nell’intermediazione in titoli, ma presenza di società finanziarie legalmente separate e controllate dalla banca capogruppo; meno frequenti le partecipazioni industriali; meno diffuse le combinazioni tra banche e compagnie di assicurazione 3. Giappone o Possibilità per le banche di detenere notevoli quote di capitale in società non finanziarie; non consentite le holding bancarie. In realtà, il sistema giapponese (così come quello statunitense) si sta sempre più avvicinando a quello inglese 48 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Attività bancaria internazionale • Oggi sono circa 100 le banche statunitensi che hanno filiali all’estero, con attività che ammontano a oltre 1. 500 miliardi di dollari. Nel 1960 solo 8 banche avevano filiali estere e le loro attività totali erano inferiori a 4 miliardi di dollari. Quali sono le ragioni di questo sviluppo? 1. Rapida crescita degli scambi internazionali 2. Le banche con filiali estere possono svolgere attività che negli Stati Uniti sono vietate 3. Possibilità di entrare nel mercato degli eurodollari 49 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Attività bancaria internazionale (cont. ) Gli eurodollari nascono quando i depositi bancari esistenti negli Stati Uniti vengono trasferiti in una banca estera e mantenuti in dollari. Molte società vogliono detenere tali depositi: o il dollaro è la valuta più ampiamente usata nel commercio internazionale o gli eurodollari sono spesso depositi “offshore”, vale a dire conservati in paesi dove non sono soggetti a normative stringenti come quelle statunitensi • Londra è il centro principale del mercato degli eurodollari. • Anziché ricorrere al mercato interbancario internazionale, le banche statunitensi hanno scoperto di poter ottenere maggiori profitti aprendo filiali all’estero. • 50 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Attività bancaria internazionale (cont. ) La maggior parte delle filiali estere di banche statunitensi (per motivi di convenienza sia commerciale sia fiscale) ha sede in America Latina, in Estremo Oriente, ai Caraibi e a Londra. • Una struttura societaria alternativa per le banche statunitensi che operano all’estero è la cosiddetta Edge Act corporation, una filiale speciale che si occupa soprattutto di operazioni bancarie internazionali. • 51 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Attività bancaria internazionale (cont. ) Alla fine del 1981, la Fed ha approvato la creazione delle IBF (International Banking Facility) negli Stati Uniti, strutture bancarie che possono accettare depositi vincolati da cittadini stranieri, ma che non sono soggette alle riserve di liquidità obbligatorie né ai limiti posti sui tassi di interesse passivi. • Anche le banche estere negli USA hanno avuto un grande successo. Attualmente, possiedono oltre il 16% delle attività bancarie statunitensi e controllano una quota intorno al 26% dei prestiti alle imprese. • 52 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Attività bancaria internazionale (cont. ) • Le banche straniere esercitano la loro attività gestendo: o un ufficio di rappresentanza (soggetto a poca regolamentazione) o una banca statunitense affiliata (soggetta alla stessa regolamentazione delle banche USA) o una vera e propria filiale (che può anche costituire una Edge Act corporation e una IBF) 53 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Attività bancaria internazionale (cont. ) L’approvazione dell’International Banking Act del 1978 ha messo banche estere e banche nazionali su un piano di maggiore parità. • L’internazionalizzazione delle banche, che vede protagoniste sia le statunitensi all’estero sia le banche estere negli Stati Uniti, indica che i mercati finanziari mondiali stanno diventando sempre più integrati. • C’è quindi una tendenza crescente verso un coordinamento internazionale della regolamentazione bancaria (come attestano gli Accordi di Basilea). • 54 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Sistema bancario italiano In Italia, le norme di legge che influenzano le scelte strategiche dei soggetti vigilati sono riconducibili principalmente a due decreti legislativi, noti come TUB e TUF. • L’intermediario che l’ordinamento identifica come “banca” può operare sotto due sole forme giuridiche: quella della società per azioni e quella della società cooperativa a responsabilità limitata (banche popolari e banche di credito cooperativo). • Le differenze essenziali tra le diverse forme riguardano il capitale sociale minimo necessario all’avvio dell’attività e i vincoli alle partecipazioni dei singoli soci al capitale della banca. • 55 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Sistema bancario italiano (cont. ) Le legge bancaria del 1936 imponeva di scegliere tra lo svolgimento di un’attività di intermediazione creditizia focalizzata sulle brevi scadenze (“banche” o “aziende di credito”) o, in alternativa, su scadenze medio-lunghe (“istituti di credito speciale”). • Il Testo Unico Bancario del 1993 cancella ogni terminologia preesistente: oggi in Italia parliamo semplicemente di “banche”, operanti nelle diverse forme giuridiche già citate. • 56 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Sistema bancario italiano (cont. ) Raccolta di risparmio ed esercizio del credito (operazioni di prestito) rappresentano i presupposti necessari dell’attività bancaria. • Una banca tuttavia può svolgere una serie di altre operazioni che rappresentano servizi (di pagamento, di investimento, di custodia e amministrazione titoli, di cassette di sicurezza, di crediti di firma, di consulenza alle imprese) nei confronti della clientela e danno luogo all’incasso di ricavi da commissioni. • 57 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Sistema bancario italiano (cont. ) • In estrema sintesi, le banche italiane possono svolgere la propria attività in quattro aree fondamentali: 1. raccolta di risparmio 2. Credito 3. servizi finanziari 4. investimenti in partecipazioni 58 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Sistema bancario italiano (cont. ) • Perché anche le banche italiane, invece di procedere verso la specializzazione, tendono a diversificare le loro attività? In effetti, esse cercano di: o sfruttare il cosiddetto “effetto portafoglio” o allargare la gamma di prodotti e servizi offerti o beneficiare delle economie di scopo e dei costi congiunti 59 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Sistema bancario italiano (cont. ) Le possibilità di modello istituzionale previste dall’ordinamento finanziario italiano sono due: o modello della banca universale o modello del gruppo bancario • Una banca è universale se opera in tutte le aree di attività (svolte in via diretta, a differenza del caso del gruppo bancario) che abbiamo qualificato come tipicamente bancarie e finanziarie (raccolta, credito, servizi, partecipazioni). • 60 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Sistema bancario italiano (cont. ) • Il gruppo bancario può darsi una struttura di questo tipo: o una capogruppo che dirige e coordina le partecipate e che allo stesso tempo svolge attività bancaria, specializzandosi nel credito a breve termine o una società finanziaria partecipata specializzata nel credito a medio-lungo termine o una società finanziaria partecipata specializzata nel factoring o una SIM partecipata specializzata nei servizi di investimento o una partecipata SGR specializzata nella gestione collettiva del risparmio, nella forma tecnica del fondo comune di investimento 61 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Sistema bancario italiano (cont. ) Vantaggi del gruppo bancario: o maggiore flessibilità operativa nella gestione delle diverse attività o possibilità di coinvolgere nuovi eventuali soci solo in alcune fra le attività svolte • Vantaggi della banca universale: o maggiore efficacia dal punto di vista delle esigenze di coordinamento strategico delle diverse attività svolte e di controllo su queste ultime o eliminazione dei costi operativi legati al funzionamento di società distinte • 62 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Sistema bancario italiano (cont. ) Il fenomeno della concentrazione bancaria ha interessato anche la realtà italiana (come si evince dalla successiva slide). • A fianco della contrazione nel numero di banche, il sistema bancario italiano registra ormai da tempo una tendenza all’enorme incremento nel numero degli sportelli operativi (articolazione territoriale della banca). • 63 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Sistema bancario italiano (cont. ) 64 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Riassunto Nascita e sviluppo del sistema bancario statunitense: abbiamo accennato all’evoluzione storica del sistema bancario statunitense e alla creazione delle relative agenzie di controllo. • Innovazione finanziaria e crescita dello shadow banking system: abbiamo esaminato i cambiamenti verificatisi nelle condizioni della domanda e dell’offerta e le reazioni delle banche a tali cambiamenti. • 65 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Riassunto (cont. ) Struttura del settore delle banche commerciali negli Stati Uniti: abbiamo descritto il sistema delle banche commerciali statunitensi in termini di dimensioni, tipologia, struttura e assetto regolamentare. • Concentrazione bancaria e allargamento dei mercati geografici: abbiamo messo in luce le forze che hanno condotto al consolidamento e all’espansione territoriale nel settore bancario, e ne abbiamo prospettato gli sviluppi futuri. • 66 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Riassunto (cont. ) Separazione tra sistema bancario e altri settori di servizi finanziari: abbiamo analizzato l’ascesa e la caduta del concetto e della pratica di un’attività bancaria separata da quella di altre entità operanti nel sistema finanziario, e ne abbiamo discusso le implicazioni per il futuro. • Attività bancaria internazionale: abbiamo passato in rassegna le caratteristiche sia delle filiali estere delle banche USA sia delle banche straniere operanti negli Stati Uniti. • Sistema bancario italiano: abbiamo illustrato le forme giuridiche, i modelli istituzionali e l’evoluzione storica dell’attività bancaria in Italia. • 67 Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
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