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SCUOLA ISPETTORI E SOVRINTENDENTI POTESTA’ E METODOLOGIA DEI CONTROLLI FISCALI Docente - Magg. Giuseppe SCUOLA ISPETTORI E SOVRINTENDENTI POTESTA’ E METODOLOGIA DEI CONTROLLI FISCALI Docente - Magg. Giuseppe A. Santonastaso

PREMESSA • In Italia, come negli altri Paesi sviluppati, il sistema fiscale si basa PREMESSA • In Italia, come negli altri Paesi sviluppati, il sistema fiscale si basa fondamentalmente sull’autodeterminazione delle imposte da parte dei privati (detta anche “autoliquidazione”). • Il calcolo e il pagamento delle imposte più importanti sono demandati agli stessi contribuenti mentre all’amministrazione restano funzioni di coordinamento, di controllo selettivo, di recupero d’imposta evasa e irrogazione delle sanzioni.

(segue) Il procedimento di accertamento è dunque costituito dalla sequenza di atti che si (segue) Il procedimento di accertamento è dunque costituito dalla sequenza di atti che si apre con la presentazione della dichiarazione da parte del contribuente e si sviluppa attraverso tutti gli adempimenti propedeutici all’autotassazione e l’eventuale fase di controllo da parte dell’Amministrazione, concludendosi, in quest’ultima eventualità, con l’atto di accertamento e/o di rettifica, determinando autoritativamente l’effettivo debito d’imposta. Il procedimento soggiace alle regole generali dettate per tutti i procedimenti amministrativi e trova specifica regolamentazione, oltre che nei provvedimenti normativi che riguardano i singoli settori impositivi, nella Legge 27 luglio 2000, n. 212, di approvazione dello Statuto dei diritti del contribuente

(segue) La Guardia di Finanza, quale Organo di Polizia Economico - Finanziaria cui competono: (segue) La Guardia di Finanza, quale Organo di Polizia Economico - Finanziaria cui competono: • ai sensi del D. Lgs. 19 marzo 2001, n. 68, articoli 1 e 2, commi 1 e 2, funzioni generali di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni in materia economico finanziaria; • a mente delle singole leggi d’imposta, compiti di prevenzione e repressione delle violazioni tributarie nonché di cooperazione con gli Uffici finanziari per l’acquisizione ed il reperimento degli elementi utili ai fini dell’accertamento dei redditi e per la repressione delle violazioni stesse, esercita la funzione ispettiva attraverso specifici moduli d’intervento, inquadrati quali sub procedimenti nell’ambito del generale procedimento amministrativo di accertamento

La Verifica Fiscale La circolare 1 -2008 del Comando Generale della Guardia di Finanza La Verifica Fiscale La circolare 1 -2008 del Comando Generale della Guardia di Finanza prevede due tipologie di “moduli” operativi d’intervento: 1. La verifica, che si sostanzia nell'esame degli aspetti più significativi e salienti della posizione fiscale del contribuente ispezionato agli effetti della determinazione della base imponibile e/o della quantificazione delle imposte sui redditi, dell'l. VA, dell'IRAP e dei tributi indiretti anche singolarmente considerati, nonché nel riscontro del corretto adempimento degli altri obblighi fiscali posti a carico dello stesso. 2. Il controllo, che ha per oggetto I'accertamento della regolarità di un singolo atto di gestione pur avente riflessi sulla formazione della base imponibile dei tributi

La Verifica Fiscale – definizione La verifica fiscale si concretizza quindi in un sub La Verifica Fiscale – definizione La verifica fiscale si concretizza quindi in un sub procedimento di carattere amministrativo: 1. fondato sulla preliminare attività di intelligence e di analisi; 2. finalizzato ad acquisire ed a comunicare all’Autorità amministrativa titolare del procedimento di accertamento delle imposte e di applicazione delle sanzioni, dati, elementi e notizie utilizzabili per la determinazione delle basi imponibili fiscalmente rilevanti e delle imposte nonché per l’irrogazione di sanzioni; 3. esteso alle situazioni più significative della posizione fiscale relativa ad un determinato contribuente

La Verifica Fiscale – definizione 2 4. avente caratteristiche di flessibilità ed adattabilità, sia La Verifica Fiscale – definizione 2 4. avente caratteristiche di flessibilità ed adattabilità, sia rispetto alle risultanze della pregressa attività di intelligence e di analisi sia in relazione alle caratteristiche del contribuente interessato; 5. fondata sull’adozione di metodologie istruttorie adeguatamente calibrate rispetto all’input di ogni diverso intervento ed orientate verso ogni genere di fenomenologia illecita che caratterizza il settore fiscale, quali, segnatamente, quelle riconducibili alle quattro macrocategorie tipiche: • dell’evasione parziale, consistente nella parziale inottemperanza agli obblighi fiscali, posta in essere dai contribuenti che presentano le dichiarazioni annuali dei redditi, IVA ed IRAP ma omettono di evidenziare una parte della base imponibile;

La Verifica Fiscale – definizione 3 • dell’economia sommersa, che si identifica nella completa La Verifica Fiscale – definizione 3 • dell’economia sommersa, che si identifica nella completa inottemperanza agli obblighi di presentazione della dichiarazione annuale da parte dei cosiddetti “evasori totali”, nonché nel ricorso al lavoro nero o irregolare da parte di imprese inserite nell’economia legale; • della frode fiscale, comprensiva delle condotte che configurano violazioni tributarie rilevanti anche sul piano penale; • dell’elusione fiscale, che riguarda le forme di aggiramento degli obblighi fiscali, generalmente attraverso il compimento di atti ed operazioni privi di valide ragioni economiche e finalizzati unicamente a conseguire indebiti risparmi d’imposta.

La Verifica Fiscale quale sub procedimento di carattere amministrativo In ossequio al loro carattere La Verifica Fiscale quale sub procedimento di carattere amministrativo In ossequio al loro carattere di atto amministrativo le verifiche: • possono essere avviate solo in funzione della finalità di tutelare l’interesse pubblico alla prevenzione, ricerca e repressione degli illeciti tributari; • devono essere improntate a criteri di legalità, economicità, efficacia, efficienza e trasparenza; • devono essere eseguite nel pieno rispetto dei diritti e delle garanzie concesse al contribuente sottoposto a controllo; • costituiscono espressione del doveroso esercizio di una pubblica funzione, basata su precisi

Le diverse tipologie di verifica Le verifiche possono essere distinte prendendo a base differenti Le diverse tipologie di verifica Le verifiche possono essere distinte prendendo a base differenti parametri, che tengono conto sia delle peculiarità delle attività ispettive sia delle caratteristiche proprie dei contribuenti; le diverse modalità di classificazione degli interventi rispondono anche ad esigenze connesse: 1. al processo periodico di pianificazione, programmazione e controllo delle azioni di contrasto all’evasione ed elusione fiscale; 2. alle procedure di rendicontazione statistica e di misurazione dell’impegno operativo sostenuto dai reparti del Corpo; 3. ai meccanismi di coordinamento con gli altri Organi dell’Amministrazione finanziaria deputati

Distinzione in base alla fonte d’attivazione: Le verifiche d’iniziativa Avuto riguardo alle possibili fonti Distinzione in base alla fonte d’attivazione: Le verifiche d’iniziativa Avuto riguardo alle possibili fonti d’attivazione delle attività ispettive, le verifiche possono essere distinte tra verifiche d’iniziativa e verifiche a richiesta. Sono d’iniziativa gli interventi condotti nei confronti di soggetti selezionati in base ad un processo decisionale che si compie all’interno del reparto interessato, ovvero avviati sulla base di richieste, attivazioni o ogni altro genere di input proveniente da altri reparti del Corpo, da Comandi Superiori, dai Reparti Speciali (ivi compresi i lavori a progetto, più avanti esaminati) o dal Comando

Distinzione in base alla fonte d’attivazione: Le verifiche a richiesta si identificano in tutti Distinzione in base alla fonte d’attivazione: Le verifiche a richiesta si identificano in tutti gli interventi ispettivi esplicitamente disposti o richiesti, a livello centrale, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’Agenzia delle Entrate, o, a livello periferico, dai singoli Uffici dell’Agenzia delle Entrate; al riguardo, appare il caso di precisare che, ai sensi degli artt. 33, comma 3 del D. P. R. 29 settembre 1973, n. 600 e 63, comma 1, del D. P. R. 26 ottobre 1972, n. 633, la Guardia di Finanza può procedere, oltre che d’iniziativa, anche su richiesta degli uffici – eventualmente anche mediante l’esecuzione di una verifica – all’acquisizione e al reperimento degli elementi utili ai fini dell’accertamento dell’imposta e

Distinzione in base alla fonte d’attivazione: Le verifiche a richiesta 2 Va opportunamente ricordato Distinzione in base alla fonte d’attivazione: Le verifiche a richiesta 2 Va opportunamente ricordato che gli “altri” Organi pubblici, che peraltro possono risultare obbligati a trasmettere notizie di rilevanza fiscale acquisite nell’ambito della propria attività istituzionale ex art. 36 del D. P. R. n. 600/73 possono “solo” segnalare alla Guardia di Finanza fatti e circostanze. A tale principio, fanno eccezione le seguenti attività “a richiesta”: 1. indagini richieste alla Guardia di Finanza, in quanto Organo di polizia tributaria, dal Tribunale, finalizzate ad accertare i redditi di soggetti coinvolti in cause di separazione e divorzio;

Distinzione in base alla fonte d’attivazione: Le verifiche a richiesta 3 2. indagini che Distinzione in base alla fonte d’attivazione: Le verifiche a richiesta 3 2. indagini che possono essere richieste a qualsiasi reparto della Guardia di Finanza, ai sensi dell’art. 2 -bis della Legge 31 maggio 1965, n. 575 (c. d. “legge antimafia”), come, da ultimo, novellato dall’art. 10, comma 1, lett. c) del D. L. 23 maggio 2008, n. 92, convertito con modifiche nella Legge 24 luglio 2008, n. 125: 1. dal Procuratore della Repubblica; 2. dal direttore della Direzione Investigativa Antimafia 3. dal Questore, 4. sul tenore di vita, sulle disponibilità

Distinzione in base alla fonte d’attivazione: Le verifiche a richiesta 4 1. Sono attività Distinzione in base alla fonte d’attivazione: Le verifiche a richiesta 4 1. Sono attività finalizzate a proporre nei loro confronti la misura di prevenzione della sorveglianza speciale della pubblica sicurezza, con o senza divieto od obbligo di soggiorno, nonché ad analizzare l'attività economica facente capo agli stessi soggetti, allo scopo anche di individuarne le fonti di reddito; 2. 3. indagini che possono essere demandate a qualsiasi reparto della Guardia di Finanza, ai sensi dell’art. 3 -quater della medesima “legge antimafia”, dal Tribunale competente per l’applicazione delle sopra citate misure di prevenzione, su richiesta del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo del distretto, del Direttore della

Distinzione in base alla fonte d’attivazione: Le verifiche a richiesta 5 1. Tali indagini Distinzione in base alla fonte d’attivazione: Le verifiche a richiesta 5 1. Tali indagini saranno mirate a determinate attività economiche o imprenditoriali, quando, a seguito degli accertamenti di cui al predetto art. 2 bis o di quelli compiuti per verificare i pericoli di infiltrazione da parte della delinquenza di tipo mafioso, ricorrono sufficienti indizi per ritenere che l'esercizio delle stesse attività sia direttamente o indirettamente sottoposto alle condizioni di intimidazione o di assoggettamento previste dall'art. 416 -bis c. p. , o che possa, comunque, agevolare l'attività delle persone nei confronti delle quali è stata proposta o applicata una delle misure di prevenzione previste, ovvero di persone sottoposte a procedimento penale per taluni gravi

Distinzione in base alle “dimensioni” del soggetto verificato Viene assunto quale parametro l’ammontare del Distinzione in base alle “dimensioni” del soggetto verificato Viene assunto quale parametro l’ammontare del volume d’affari IVA o dei ricavi o compensi risultante dall’ultima dichiarazione consultabile Da questo punto di vista, pertanto, le verifiche sono distinte in: • verifiche a soggetti di minori dimensioni, se rivolte a contribuenti con volume d’affari o dei ricavi o compensi fino a 7, 5 milioni di euro; la soglia citata corrisponde al limite stabilito dall’art. 1, comma 16, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296, ai fini dell’applicazione degli studi di settore; • verifiche a soggetti di medie dimensioni, se riferite ad operatori con volume d’affari o dei ricavi o compensi compreso tra 7, 5 milioni di euro e 25. 822. 844 euro; • verifiche a soggetti di rilevanti dimensioni, se

Distinzione in base alle potestà ispettive utilizzate Le verifiche possono essere distinte, da questa Distinzione in base alle potestà ispettive utilizzate Le verifiche possono essere distinte, da questa prospettiva, in: • verifiche con esercizio dei poteri di accesso, ex art. 52 del D. P. R. n. 633/72, richiamato dall’art. 33, comma 1, del D. P. R. n. 600/73, che danno luogo ad interventi ispettivi presso la sede del contribuente ovvero il suo domicilio privato; • verifiche con esercizio degli altri poteri, segnatamente di quelli di cui all’art. 51 del D. P. R. n. 633/72 ed all’art. 32 del D. P. R. n. 600/73, che danno luogo ad interventi ispettivi svolti presso gli uffici dei verificatori. Si precisa che, ai fini della qualificazione della

LA PREPARAZIONE DELLA VERIFICA Gli adempimenti procedurali della preparazione Il piano verifica Il foglio LA PREPARAZIONE DELLA VERIFICA Gli adempimenti procedurali della preparazione Il piano verifica Il foglio di servizio e l’ordine d’accesso

L’ESECUZIONE DELLA VERIFICA aggiornamento piano verifica metodologie di controllo processo verbale di verifica contraddittorio L’ESECUZIONE DELLA VERIFICA aggiornamento piano verifica metodologie di controllo processo verbale di verifica contraddittorio con il contribuente sospensioni delle operazioni di verifica durata della verifica

(segue) IL CONTROLLO SOSTANZIALE riscontro materiale riscontro di coerenza interna ed esterna riscontro indiretto-presuntivo (segue) IL CONTROLLO SOSTANZIALE riscontro materiale riscontro di coerenza interna ed esterna riscontro indiretto-presuntivo riscontro analitico-normativo riscontro obblighi ritenute riscontro obblighi imposte

LA CONCLUSIONE DELLA VERIFICA il processo verbale di constatazione adozione di misure cautelari “ritorno” LA CONCLUSIONE DELLA VERIFICA il processo verbale di constatazione adozione di misure cautelari “ritorno” presso la sede del contribuente adempimenti statistici condivisione rilievi più significativi

PREPARAZIONE VERIFICA 1°ADEMPIMENTO ISPETTIVO • Punto di vista soggettivo: conoscenza del contribuente selezionato • PREPARAZIONE VERIFICA 1°ADEMPIMENTO ISPETTIVO • Punto di vista soggettivo: conoscenza del contribuente selezionato • Punto di vista oggettivo: conoscenza del settore economico • Punto di vista generale: obiettivi su cui indirizzare l’esecuzione Responsabilità: Direttore della verifica, avvalendosi del Capo pattuglia

ADEMPIMENTI PROCEDURALI DELLA PREPARAZIONE a) DATI E NOTIZIE DA ACQUISIRE • precedenti agli atti ADEMPIMENTI PROCEDURALI DELLA PREPARAZIONE a) DATI E NOTIZIE DA ACQUISIRE • precedenti agli atti • banche dati in uso al Corpo • uffici/enti pubblici presenti sul territorio (eventuale) • compagine sociale • consultazione delle c. d. “fonti aperte”

(segue) • analisi patrimoniale; • esistenza pregressi “filoni investigativi” (tra cui disposti a livello (segue) • analisi patrimoniale; • esistenza pregressi “filoni investigativi” (tra cui disposti a livello centrale); Progetti • imprese che redigono il bilancio d’esercizio: esame del medesimo, con particolare riguardo alla nota integrativa; • esercenti arti/professioni: acquisizione notizie (tenore vita, disponibilità beni patrimoniali, etc. )

(segue) • ricognizioni luogo di accesso, sopralluoghi • composizione pattuglie • predisposizione piano verifica (segue) • ricognizioni luogo di accesso, sopralluoghi • composizione pattuglie • predisposizione piano verifica • eventuale richiesta accesso domiciliare luoghi adibiti promiscuamente all’esercizio delle attività economiche e ad abitazione

b) SCHEDA DI PREPARAZIONE L’esito della preparazione viene compendiato in una “scheda” Scheda verifica b) SCHEDA DI PREPARAZIONE L’esito della preparazione viene compendiato in una “scheda” Scheda verifica in programmazione nominativa Scheda verifica fuori programmazione sottoscritta dal Direttore della Verifica, dal Capo Pattuglia e visionata dal Com. te di Reparto

c) PREVENTIVA CONSULTAZIONE DELLE METODOLOGIE DI CONTROLLO DISPONIBILI, elaborate dall’Agenzia delle Entrate: sulla base c) PREVENTIVA CONSULTAZIONE DELLE METODOLOGIE DI CONTROLLO DISPONIBILI, elaborate dall’Agenzia delle Entrate: sulla base di esperienze maturate, distinte per categorie di attività Parte descrittiva di carattere generale Principali aspetti da attenzionare all’atto dell’accesso e successive fasi

d) PREVENTIVA CONSULTAZIONE BANCHE DATI Oltre che nella fase di programmazione, anche nella fase d) PREVENTIVA CONSULTAZIONE BANCHE DATI Oltre che nella fase di programmazione, anche nella fase di preparazione è fondamentale consultare le banche dati, al fine di: • attualizzare elementi di conoscenza appresi in sede di selezione; • verificare la sussistenza di eventuali cause preclusive.

BANCHE DATI ACCESSIBILI ATTRAVERSO LA RETE “ 3270” 1. ANAGRAFE TRIBUTARIA: contiene info sul BANCHE DATI ACCESSIBILI ATTRAVERSO LA RETE “ 3270” 1. ANAGRAFE TRIBUTARIA: contiene info sul contribuente, quali i dati delle dichiarazioni presentate, i versamenti delle imposte, le partecipazioni in società, gli atti soggetti a registrazione… 2. PRECEDENTI GUARDIA DI FINANZA: info sui precedenti fiscali e penali dei soggetti monitorati che derivano da attività operative del Corpo e rendicontate con modelli STAT/1. 3. ARCHIVIO STAT 2 (emittenti ed utilizzatori F. O. I. ): utilizzato per la rendicontazione statistica di molteplici tipologie di controlli svolti dal Corpo, di carattere fiscale e non, attinente all’emissione od utilizzo di F. O. I.

(segue) 4. BANCA DATI CED INTERFORZE SDI (Sistema D’indagine): strutturata per 3 livelli (il (segue) 4. BANCA DATI CED INTERFORZE SDI (Sistema D’indagine): strutturata per 3 livelli (il 3° riservato all’A. G. ); sono presenti dati inerenti persone che sono state oggetto di indagini da parte delle FF. PP. ; nonché info su reati, C. O. , schede informative su società inquisite… 5. PUBBLICO REGISTRO AUTOMOBILISTICO: info sul proprietario di un veicolo o sul veicolo stesso; 6. ACCESSI CONOSCITIVI PER A. T. : accesso alla banca dati comunitaria VIES (Vat Information Exchange System), che contiene info dei modelli INTRASTAT presentati nel territorio dell’U. E. da operatori che procedono ad acquisti o cessioni intracomunitarie; 7. HYDRA – ARCHIVIO LAVORATORI DIPENDENTI: info sulla posizione contributiva dei lavoratori dipendenti, attraverso l’accesso alle denunce annuali di retribuzione predisposte da ogni datore di lavore.

LE BANCHE DATI ACCESSIBILI ATTRAVERSO LA RETE LAN (Scrivania “Iride”) 1. Dal sito WEB LE BANCHE DATI ACCESSIBILI ATTRAVERSO LA RETE LAN (Scrivania “Iride”) 1. Dal sito WEB dell’Anagrafe Tributaria è possibile la consultazione: ARCHIVIO R. E. T. I. : (Richiesta Titolari partita IVA) per la selezione delle partite IVA in base a parametri stabiliti; ARCHIVO O. N. L. U. S. : raccolta di info Organizzazioni Non Lucrative ad Utilità Sociale; relative alle ARCHIVIO S. R. D. : (Soggetti di Rilevanti Dimensioni) permette di eseguire interrogazioni su soggetti di medie e rilevanti dimensioni e su contribuenti che, indipendentemente dal volume d’affari, hanno optato per la tassazione di gruppo (art. 117 TUIR); ARCHIVIO CO. VER. : (COntrolli e VErifiche) con il quale vengono monitorate le attività di verifica effettuate dai Reparti Gd. F, una volta inserito il MUV;

(segue) àSISTEMA SERPICO: (Servizio per le Informazioni sul Contribuente) consente di effettuare con rapidità (segue) àSISTEMA SERPICO: (Servizio per le Informazioni sul Contribuente) consente di effettuare con rapidità interrogazioni puntuali sul conto del contribuente, di natura anagrafica, accertativa, patrimoniale, fiscale, dichiarativa… à APPLICATIVO R. E. C. F. : (Richiesta Elenchi Codici Fiscali) elenchi di posizioni individuate a partire da chiavi di ricerca (cognome, dati anagrafici, codice fiscale…. ); à ARCHIVIO “NEGOZI GIURIDICI”: info sui negozi giuridici registrati dai contribuenti, stipulati con residenti e non;

(segue) àARCHIVIO C. I. D. : (Congegni di Intrattenimento e Divertimento) consultazione dei dati (segue) àARCHIVIO C. I. D. : (Congegni di Intrattenimento e Divertimento) consultazione dei dati immagazzinati nei sistema dell’Amm. Autonoma dei Monopoli di Stato; à APPLICATIVO C. LI. P. : (Check List Project) per l’inserimento, la consultazione e lo “scarico” dei modelli di studi di settore; à APPLICATIVO INDAGINI FINANZIARIE: per lo sviluppo delle indagini finanziarie in via telematica.

(segue) 2. ARCHIVIO M. E. R. C. E. : (Monitoraggio e Rappresentazione Commercio Estero) (segue) 2. ARCHIVIO M. E. R. C. E. : (Monitoraggio e Rappresentazione Commercio Estero) alimentato dalle info desunte dalle dichiarazioni doganali e dagli elenchi Intrastat, consente lo sviluppo dei flussi di merci all’interno e all’esterno dell’U. E. ; 3. APPLICATIVO E. T. : (Evasori Totali) evidenzia elementi segnaletici (es: partita IVA, utenze elettriche non domestiche…) per l’individuazione di potenziali evasori; 4. SISTEMA INFOCAMERE- TELEMACO: archivi delle Camere di Commercio (compagini sociali, organi amm. , sedi, bilanci, statuti…. ); 5. BANCA DATI DEI RILIEVI: applicativo interno al Corpo che consente la consultazione dei rilievi più interessanti su verifiche a S. R. D. ; 6. BANCA DATI DELLE BEST PRACTICES: banca dati implementata direttamente dai Reparti operativi che compendia le migliori pratiche ispettive sperimentate sul campo (filoni investigativi).

APPLICATIVI DI SUPPORTO ALLE ATTIVITA’ DI TUTELA ENTRATE • SISTEMA M. U. V. : APPLICATIVI DI SUPPORTO ALLE ATTIVITA’ DI TUTELA ENTRATE • SISTEMA M. U. V. : Modello Unificato di Verifiche, è finalizzato alla normalizzazione delle procedure di comunicazione tra Gd. F e altri Organi accertatori; • APPLICATIVO R. A. D. A. R. : (Ricerca e Analisi Decisionale per l’Accertamento dei Redditi) base informativa costituita da 4 data mart (crediti d’imposta, import-export, studi di settore e imprese o lavoratori aut. ); • APPLICATIVO A. M. I. CO. : applicativo per la gestione delle attività a progetto, predisposto dai Reparti Speciali; • APPLICATIVO PI-GRECO: (Procedura Integrata Gestione Ricerche Elettroniche complesse) procedura di informatizzazione dei flussi di comunicazione dei processi di lavoro del Corpo.

e) PREVENTIVA VERIFICA DELL’ASSENZA DI ALTRE ATTIVITA’ ISPETTIVE IN CORSO …. . per evitare e) PREVENTIVA VERIFICA DELL’ASSENZA DI ALTRE ATTIVITA’ ISPETTIVE IN CORSO …. . per evitare sovrapposizioni: - con l’Agenzia delle Entrate; - tra Reparti del Corpo, nonostante le disposizioni sulle competenze. M. U. V. il giorno di avvio dell’attività ispettiva il Direttore della Verifica o il Capo pattuglia opera la c. d. “simulazione inserimento Modello Unificato di Verifica”.

IL PIANO DI VERIFICA Documento avente esclusiva rilevanza interna, che attesta le scelte operative IL PIANO DI VERIFICA Documento avente esclusiva rilevanza interna, che attesta le scelte operative adottate e ne espone le motivazioni. E’ uno strumento di monitoraggio dello stato di avanzamento lavori e consente di apprezzare la validità della selezione del contribuente. Il piano verifica è connotato da estrema FLESSIBILITA’ nei contenuti e nelle modalità di compilazione.

(segue) è obbligatorio per le verifiche sostanziali; è redatto in duplice esemplare dal Direttore (segue) è obbligatorio per le verifiche sostanziali; è redatto in duplice esemplare dal Direttore della Verifica e dal Capo pattuglia PRIMA dell’avvio della stessa; è soggetto a continue integrazioni/aggiornamenti nel corso della verifica.

(segue) La compilazione del Piano verifica non è solo un mero adempimento formale, ma (segue) La compilazione del Piano verifica non è solo un mero adempimento formale, ma ha una funzione essenziale in quanto: documenta le ragioni e la coerenza delle scelte operative; fa menzione delle metodologie di controllo, dei riferimenti giurisprudenziali, prassi, dottrina…; supporta l’azione di controllo.

(segue) Nella fase iniziale riporta: • dati del soggetto selezionato; • tipologia di attività (segue) Nella fase iniziale riporta: • dati del soggetto selezionato; • tipologia di attività ispettiva; • fonte di innesco; • annualità da verificare; • Direttore Verifica – Capo Pattuglia – altri verificatori; • scelte operative iniziali; • strumenti di indagine prescelti (esercizio del potere d’accesso – verificazioni dirette – poste di bilancio da controllare – riscontri …. . )

(segue) Nel prosieguo dell’attività ispettiva si potranno verificare: modifiche ed integrazioni al piano verifica; (segue) Nel prosieguo dell’attività ispettiva si potranno verificare: modifiche ed integrazioni al piano verifica; ogni controllo e scelta operativa assunta; estensione ad altre annualità o ad altri settori impositivi; sospensioni e relative ragioni; proroga dell’attività oltre i 30 gg. ; individuazione di eventuali indizi di reato, comunicazioni notizie di reato all’A. G. competente.

FOGLIO DI SERVIZIO E ORDINE DI ACCESSO Il Direttore della Verifica, prima dell’avvio, deve FOGLIO DI SERVIZIO E ORDINE DI ACCESSO Il Direttore della Verifica, prima dell’avvio, deve redigere il foglio di servizio, da sottoporre alla firma del Com. te del Reparto (nei Nuclei al Com. te del Gruppo di Sezioni); nei gg. successivi il foglio sarà firmato dal Direttore della Verifica. Contiene: à luogo e data operazioni; à grado - nominativi militari operanti; à dati identificativi del soggetto da verificare; à annualità da verificare; à tipologia di attività ispettiva; à oggetto dell’ispezione (settore impositivo).

Nucleo Polizia Tributaria Roma I Gruppo Tutela Entrate - 2^ Sezione Ordine di accedere Nucleo Polizia Tributaria Roma I Gruppo Tutela Entrate - 2^ Sezione Ordine di accedere presso la sede amministrativa della ________ (P. IVA: 01234567891), sita in Roma, Viale L. da Vinci n. 421, per effettuare una verifica fiscale sostanziale ai fini dell’IVA , delle II. DD. e degli altri tributi, ai sensi e per gli effetti degli art. 52 e 63 del DPR. 633/72, 32 e 33 del DPR. 600/73, 53 della Legge 07. 01. 1929 n. 4, nonché dell’art. 2 del D. Lgs. 68/2001, per il periodo dal……… al ……. . I militari sono muniti di tessera speciale di riconoscimento. Roma Viale Leonardo da Vinci n. 421

Nucleo Polizia Tributaria Roma I Gruppo Tutela Entrate - 2^ Sezione Continua la verifica Nucleo Polizia Tributaria Roma I Gruppo Tutela Entrate - 2^ Sezione Continua la verifica fiscale sostanziale nei confronti della “______ S. p. A. ” con sede in Roma, via Casilina, n. 1 – P. IVA 06726891002. Ordine di estendere la verifica in corso alle annualità 2003 e 2004 limitatamente ai maggiori oneri riferiti all’IRAP ed ai premi di produzione e/o di risultato nonché alle annualità 2003/2004/2005 relativamente all’esame della documentazione concernente le operazioni di scissione. . Roma Viale Leonardo da Vinci n. 421

(segue) Nel caso in cui si proceda con accesso c/o luoghi adibiti promiscuamente ad (segue) Nel caso in cui si proceda con accesso c/o luoghi adibiti promiscuamente ad abitazione ed all’esercizio dell’attività economica Autonomo foglio di servizio che richiama, oltre ai rife. normativi, gli estremi dell’autorizzazione dell’A. G. competente. All’avvio della verifica copia del foglio di servizio deve essere consegnata al contribuente, notificando il contenuto del documento e dandone atto nel p. v. di verifica.

AVVIO DELLA VERIFICA 1. LUOGO DI ESECUZIONE 2. PERIODI DI IMPOSTA DA SOTTOPORRE A AVVIO DELLA VERIFICA 1. LUOGO DI ESECUZIONE 2. PERIODI DI IMPOSTA DA SOTTOPORRE A VERIFICA E TERMINI DI DECADENZA DELL’AZIONE DI ACCERTAMENTO 3. ADEMPIMENTI PROCEDURALI 4. ADEMPIMENTI STATISTICI

1. LUOGO DI ESECUZIONE STATUTO DEL CONTRIBUENTE, ART. 12, III COMMA: “Su richiesta del 1. LUOGO DI ESECUZIONE STATUTO DEL CONTRIBUENTE, ART. 12, III COMMA: “Su richiesta del contribuente l’esame dei documenti amministrativi e contabili può essere effettuato nell’ufficio dei verificatori o c/o il professionista che lo assiste o lo rappresenta”. E’ una facoltà del contribuente, ma non è DIVIETO dei verificatori spostare il controllo in ufficio in assenza di una richiesta del contribuente; PROBLEMA: documentazione voluminosa collaborazione del contribuente riscontro documentale

(segue) Decisione assunta dal Direttore della Verifica, di concerto con il Capo Pattuglia Contemperare (segue) Decisione assunta dal Direttore della Verifica, di concerto con il Capo Pattuglia Contemperare esigenze di completezza di azione ispettiva e necessità di avere accesso a tutta la documentazione da esaminare Riportata a piano verifica in ufficio c/o il contribuente o il professionista che lo assiste

2. PERIODI DI IMPOSTA da sottoporre a verifica à Almeno un periodo di imposta 2. PERIODI DI IMPOSTA da sottoporre a verifica à Almeno un periodo di imposta “chiuso” Tendenzialmente l’annualità in corso (riscontro obblighi formali, liquidazione e versamenti imposte) NO periodi d’imposta maturati termini decadenza azione accertamento, nonché per soggetti economici in liquidazione, in fallimento o comunque sottoposti a procedure concorsuali il riscontro di violazioni penali (di cui al D. Lgs. 74/2000) permette, ai sensi della L. 248/2006 il raddoppio dei termini di accertamento

L’ESTENZIONE delle operazioni ispettive a periodi d’imposta diversi deve risultare: a) nel piano di L’ESTENZIONE delle operazioni ispettive a periodi d’imposta diversi deve risultare: a) nel piano di verifica; b) in apposito foglio di servizio, a firma del Comandante del Reparto; c) nel processo verbale di verifica giornaliero; d) nel processo verbale di constatazione.

3. ADEMPIMENTI PROCEDURALI Essendo l’attività ispettiva connotata da in certo grado di invasività, il 3. ADEMPIMENTI PROCEDURALI Essendo l’attività ispettiva connotata da in certo grado di invasività, il legislatore, con la Legge n. 212/2000 ha delineato un sistema di diritti e garanzie finalizzato a salvaguardare gli interessi fondamentali del soggetto, compatibilmente con l’esigenza di assicurare la completezza e l’esaustività dell’attività ispettiva.

LEGGE 212/2000, ART. 12 accessi motivati da esigenze ispettive di indagine e controllo sul LEGGE 212/2000, ART. 12 accessi motivati da esigenze ispettive di indagine e controllo sul luogo e durante l’orario di esercizio dell’attività necessità di procedere a ricerche di documentazione contabile e non verificazioni dirette o altre verificazioni, quali il riscontro dei beni strumentali ammortizzabili, la quantificazione delle giacenze di cassa, di magazzino, l’identificazione dei lavoratori dipendenti… analisi, riconciliazione extracontabili dei dati contabili ed

(segue) tutti gli accessi, ispezioni e verifiche effettuati sulla base di esigenze effettive di (segue) tutti gli accessi, ispezioni e verifiche effettuati sulla base di esigenze effettive di indagine e controllo sul luogo; si svolgono, salvo casi eccezionali e urgenti, opportunamente documentati, durante l’orario ordinario di esercizio delle attività; iniziata la verifica, il contribuente ha diritto di essere informato delle ragioni e dell’oggetto che la riguarda, della facoltà di farsi assistere da un professionista, nonché dei diritti e obblighi riconosciuti al contribuente; su richiesta del contribuente esame effettuato nell’ufficio dei verificatori o presso il professionista; osservazioni e rilievi del contribuente: deve darsi atto nel p. v. delle operazioni di verifica;

(segue) la permanenza presso la sede del contribuente non può superare i 30 gg. (segue) la permanenza presso la sede del contribuente non può superare i 30 gg. lavorativi, prorogabili per ulteriori 30 gg. in casi di particolare complessità dell’indagine; nel rispetto del principio di cooperazione tra amministrazione e contribuente, dopo il rilascio della copia del p. v. di chiusura il contribuente può comunicare entro 60 gg. osservazioni e richieste all’ufficio accertatore; il contribuente, nel caso ritenga che i verificatori procedono con modalità non conformi alla legge, può rivolgersi al Garante del Contribuente; contraddittorio.

La ratio è quella di consentire al contribuente di avere contezza che l’attività ispettiva La ratio è quella di consentire al contribuente di avere contezza che l’attività ispettiva sia connessa all’esercizio di un potere-dovere e non espressione di esigenze ispettive arbitrarie.

INFO OBBLIGHI DEL CONTRIBUENTE • esibire tutti i libri contabili, registri, scritture e documenti INFO OBBLIGHI DEL CONTRIBUENTE • esibire tutti i libri contabili, registri, scritture e documenti attinenti l’attività esercitata; • la documentazione di cui viene rifiutata l’esibizione non potrà essere presa in considerazione a suo favore, ai fini dell’accertamento; • rifiutare l’esibizione o impedire l’ispezione comporta specifiche sanzioni amministrative; • l’omessa tenuta, il rifiuto di esibizione o la sottrazione delle scritture legittima l’Amministrazione Finanziaria alla determinazione induttiva del reddito e dell’IVA.

4. LE OPERAZIONI ISPETTIVE DA INTRAPRENDERE a) MODALITA’ ESECUTIVE DELL’ACCESSO • i responsabili della 4. LE OPERAZIONI ISPETTIVE DA INTRAPRENDERE a) MODALITA’ ESECUTIVE DELL’ACCESSO • i responsabili della verifica, prima dell’avvio, devono valutarne le circostanze di tempo e di luogo, numero, dimensione e ubicazione dei locali al fine di: Assicurare il fattore sorpresa Calibrare l’impiego del personale Uso dell’abito civile, salvo eccezioni: ed esempio per tutelare la sicurezza personale. All’accesso esibire le tessere personali di riconoscimento ed il foglio di servizio

(segue) • individuare i locali ove effettuare le attività di ricerca; • vigilare sul (segue) • individuare i locali ove effettuare le attività di ricerca; • vigilare sul comportamento dei dipendenti, evitando tentativi di distruzione/occultamento: si potrà chiedere ad es. di non usare p. c. ; • identificare il personale fisicamente presente; • rendere edotto il contribuente dei diritti/obblighi.

(segue) Qualora parte della documentazione richiesta non sia tenuta in sede: Esibizione dichiarazione ex (segue) Qualora parte della documentazione richiesta non sia tenuta in sede: Esibizione dichiarazione ex art. 52, 10° comma del D. P. R. 633/1972 Il capo pattuglia invierà militari ad acquisire tale documentazione senza effettuare ricerche. Se la documentazione è smarrita, distrutta o rubata chiedere relativa denuncia

(segue) Tenuta dei registri con sistemi meccanografici. In difetto di trascrizione su supporto cartaceo (segue) Tenuta dei registri con sistemi meccanografici. In difetto di trascrizione su supporto cartaceo è regolare la tenuta di dati relativi all’esercizio per cui non sia scaduto da più di tre mesi il termine della presentazione della dichiarazione. STAMPA CONTESTUALE alla richiesta dei verificatori: à accesso autorizzato da A. G. : esibire anche questo atto, rilasciato in copia, e redigere apposito verbale di accesso. à tutta la documentazione esibita sarà elencata in apposito prospetto riepilogativo, distinto per locale di reperimento e recante militare che ha proceduto al rinvenimento e generalità di chi ha assistito.

b) LA RICERCA E LE ALTRE OPERAZIONI DI NATURA COERCITIVA Operazioni di ricerca indipendentemente b) LA RICERCA E LE ALTRE OPERAZIONI DI NATURA COERCITIVA Operazioni di ricerca indipendentemente se contribuente abbia aderito all’invito di esibire documentazione; il la Il potere di accesso ha natura autoritativa e può essere esercitato contro la volontà del contribuente anche se ha esibito TUTTA la documentazione; Durante le ricerche può emergere l’esistenza di ulteriori locali, ove effettuare comunque le ricerche; Dati su supporti informatici possono essere riportati su CD/DVD non riscrivibili o su supporti digitali rimovibilitrasportabili;

(segue) RICERCHE SU PERSONE Attività a carattere eccezionale a cui ricorrere solo se c’è (segue) RICERCHE SU PERSONE Attività a carattere eccezionale a cui ricorrere solo se c’è fondato sospetto che la persona rechi su di se documentazione o altro materiale (es. chiavi USB). PERQUISIZIONE AMMESSA SOLO PREVIA AUTORIZZAZIONE SCRITTA A. G. , da notificare all’interessato. REGOLE CODICE DI PROCEDURA PENALE APERTURA COATTIVA di plichi sigillati, borse, casseforti, mobili … Autorizzazione A. G. (questa non è un’attività a carattere eccezionale, non sono infatti necessari gli elementi di sospetto)

c) ACQUISIZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE E ADOZIONE DELLE RELATIVE CAUTELE compilazione prospetti riepilogativi sulla documentazione c) ACQUISIZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE E ADOZIONE DELLE RELATIVE CAUTELE compilazione prospetti riepilogativi sulla documentazione esibita o comunque acquisita • • documentazione chiusa c/o il contribuente in locali o armadi messi a disposizione dalla parte SUGGELLI (fascette di carta vergatina); 1. nel p. v. dare atto delle conseguenze penali ed amministrative della rimozione dei sigilli e della sottrazione/alterazione della documentazione; 2. fascette di carta vergatina numerate e siglate dal Direttore della Verifica, assunte in carico su apposito registro; 3. se necessario TRASPORTO della doc. : adottare cautele per impedire che i documenti vengano alterati, sottratti o dispersi; • se la verifica si svolge in caserma CAUTELE SIMILI disposte dal Capo pattuglia.

d) VERIFICAZIONI ED ALTRE RILEVAZIONI Alcune verificazioni dirette ed indirette, vanno effettuate all’atto dell’avvio d) VERIFICAZIONI ED ALTRE RILEVAZIONI Alcune verificazioni dirette ed indirette, vanno effettuate all’atto dell’avvio dell’intervento, affinché possano rivelarsi concretamente utili per il proseguimento dell’attività ispettiva.

(segue) Ad esempio: RISCONTRO della CONSISTENZA delle GIACENZE DI MAGAZZINO (utile per presunzioni legali (segue) Ad esempio: RISCONTRO della CONSISTENZA delle GIACENZE DI MAGAZZINO (utile per presunzioni legali di cessioni e di acquisto) Scelta motivatamente assunta (in virtù dei profili di economicità, delle caratteristiche dell’attività verificata…. ) utilizzo del metodo “a campione”: selezione merci e prodotti di > significatività ed incidenza; à apposito p. v. di rilevazione giacenze;

(segue) RILEVAMENTO DEL PERSONALE fisicamente presente in azienda contrasto al lavoro”nero” o irregolare, da (segue) RILEVAMENTO DEL PERSONALE fisicamente presente in azienda contrasto al lavoro”nero” o irregolare, da constatare ed accertare! à nuovi obblighi contabili (D. L. 112/2008): “LIBRO UNICO DEL LAVORO” in sostituzione dei libri paga e matricola; à esame delle comunicazioni obbligatorie preventive di instaurazione del rapporto lavorativo; à “MAXISANZIONE” (D. L. 12/2002) per ogni lavoratore non risultante dalle scritture (da 1. 500 a 12. 000 euro) + 150 euro per ogni giornata di lavoro effettivo; à “FUORI BUSTA”: retribuzioni esterne al sistema di corresponsione, sono somme non ufficiali e non certificate, spesso connesse a prestazioni occasionali o straordinarie non documentate;

(segue) à illecito fenomeno dell’INTERMEDIAZIONE DI MANODOPERA: ricorso a fittizi rapporti di appalto di (segue) à illecito fenomeno dell’INTERMEDIAZIONE DI MANODOPERA: ricorso a fittizi rapporti di appalto di servizi con imprese esistenti solo formalmente, su cui convergono gli obblighi fiscali e contributivi della manodopera, che risulta assunta da tali imprese anziché dagli effettivi fruitori dei servizi; àTUTTO IL PERSONALE VIENE IDENTIFICATO SU APPOSITI “BROGLIACCI” su cui si riportano le mansioni svolte da ogni soggetto, la posizione giur. ai fini dell’impiego (co. co. , lavoro tempo det. /indet. , contratto a progetto…. ), le retribuzioni ricevute etc…

4. ADEMPIMENTI STATISTICI (a) Compilazione del M. U. V. ; (b) Procedura S. I. 4. ADEMPIMENTI STATISTICI (a) Compilazione del M. U. V. ; (b) Procedura S. I. Rend. : è un contenitore di dati ove vengono riportate le ore svolte, per ogni giornata lavorativa, dai singoli verificatori. Ogni processo di lavoro ha un proprio numero identificativo S. I. Rend.