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Relazione finale attività di tirocinio “Piano di gestione dei fanghi di dragaggio nell’ambito delle attività svolte da Consorzi di Bonifica” Azienda Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano Tutor: Dario Matturro Candidato Eveline Ricca 690712 Centro di Ricerca CERI Previsione, Prevenzione e Controllo dei Rischi Geologici Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Master di II livello in Analisi e mitigazione del rischio idrogeologico Direttore Prof. ssa Francesca Bozzano a. a. 2013/2014
CONSORZIO DI BONIFICA TEVERE E AGRO ROMANO (CBTAR) ü Il tirocinio formativo del master è stato svolto presso il «Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano» all’interno del settore: «BONIFICA E DIFESA DEL SUOLO» nella sede di Focene da Ottobre 2014 a Gennaio 2015. ü Il presente studio si propone di individuare un percorso tecnico ed amministrativo per la gestione dei sedimenti di risulta presenti/spostati all’interno delle acque e/o nell’ambito delle pertinenze idrauliche ü Nell’ambito degli interventi di manutenzione ordinaria in programma per l’anno di Esercizio 2015 sono stati presi in considerazione i canali ricadenti nei Macrobacini Idraulici di Ostia VI/1 e Ostia VI/2 e sono state analizzate tutte le possibili opzioni per una gestione ottimale delle attività. Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
CONSORZIO DI BONIFICA TEVERE E AGRO ROMANO (CBTAR) Il Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano rappresenta un Ente di diritto pubblico, che svolge le funzioni ed i compiti che gli sono attribuiti dalle leggi statali e regionali e dalle leggi della Regione Lazio 21 gennaio 1984, n. 4 modificata ed integrata dalla L. R. 7 ottobre 1994, n. 50, ed in particolare provvede […]: • alla progettazione e all’esecuzione delle opere idrauliche relative ai corsi d’acqua pubblici non classificati facenti parte del sistema di bonifica ; • alla manutenzione e all’esercizio dei fossi e dei canali ricadenti nel comprensorio di bonifica. Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
CBTAR - CENNI STORICI Ø 1878: Prima Legge in Parlamento per bonificare le paludi intorno a Roma (De Petris); Ø Affidamento dell’appalto alla Cooperativa Braccianti Ravenna; Ø 25. 11. 1884: Inizio dei lavori con 460 braccianti; Ø 1889: Messa in funzione del primo Impianto Idrovoro di Ostia; Ø 1890: Messa in funzione del primo Impianto Idrovoro di Maccarese; Ø 1925: Inizio Bonifica Integrale attraverso prosciugamento, livellamento e messa in opera dei terreni per uso agricolo; Ø 1927: Messa in funzione dell’Impianto di Pagliete; Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
INQUADRAMENTO TERRITORIALE Comprensorio Estensione Totale: Ha 498. 266 com Ø Province: ü Roma con 90 comuni ü Rieti con 28 comuni ü Viterbo con 17 comuni ü Frosinone con 2 comuni Italia - Regione Lazio Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Regione Lazio - Comprensorio Eveline Ricca
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL CBTAR Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
COMPRENSORIO DI BONIFICA Comprensorio - 11 Settori Operativi Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
MACROBACINI TERRITORIALI Denominazione Macrobacino N. Fossi/Canali Km Canali 1 – Santa Severa 55 (f) 138, 850 2 – Ladispoli 50 (f) 215, 550 3 – Arrone 24 (f) 112, 300 4 – Rio Galeria 37 (f) 184, 880 5 – Maccarese 98 (c) 166, 545 6 – Ostia 104 (c) 174, 688 7 – Cassia 61 (f) 141, 755 8 – Media Valle Tevere 53 (f) 84, 750 9 – Bufalotta 26 (f) 64, 350 10 – Aniene 48 (f) 118, 680 11 – Ardeatina 35 (f) 145, 880 591 1. 548, 228 TOTALE Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
SETTORE BONIFICA e DIFESA SUOLO Attività principali: Ø Programmazione e progettazione degli interventi annuali dei canali e dei fossi costituenti la rete della bonifica Ø Manutenzione ordinaria dei canali e dei fossi della bonifica Ø Concorrere in collaborazione con gli Enti Pubblici: 1. al rispetto della normativa vigente in materia di bonifica del territorio 2. all’attuazione di interventi conseguenti a calamità naturali e/o eccezionali avversità atmosferiche 3. alla gestione mediante convenzione di azioni volte alla bonifica e difesa del suolo Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
ATTIVITA’ SVOLTE : 1°fase - TAGLIO DELLA VEGETAZIONE ü Il taglio della vegetazione viene svolto lungo gli argini, le sponde dei canali e sul fondo (con benna falciante) con lo scopo garantire il regolare deflusso delle acque. ü Obiettivo principale mantenere l’alveo libero dallo sviluppo eccessivo di formazioni vegetali es. Cannuccia palustre (Phragmitesaustralis); ü AZIONI MECCANICHE: decespugliatura/trinciatura, che consiste nel taglio e trinciatura della vegetazione presente lungo gli argini e le sponde dei canali. L’operazione viene eseguita in genere con l’ausilio di mezzi meccanici idonei, trattori, trinciastock scelti in relazione alle caratteristiche dimensionali del corso d’acqua. ü AZIONI MANUALI: laddove i mezzi meccanici siano impossibilitati ad intervenire. Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
ATTIVITA’ SVOLTE : prima fase TAGLIO DELLA VEGETAZIONE Macchina a carreggiata ridotta con cingolo stabilizzatore, dotata di trinciasarmenti Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Macchina a carreggiata ridotta con ruota stabilizzatrice, dotata di trincia sarmenti e due barre falcianti da 0, 6 m Eveline Ricca
ATTIVITA’ SVOLTE : 2°fase - SPURGO E RISAGOMATURA DEI FOSSI ü Tale attività viene effettuata movimentando i sedimenti che, in genere nel corso del periodo invernale, si sono depositati lungo l'alveo per trasporto, erosioni localizzate e/o cedimenti degli argini. ü Obiettivo principale ripristinare la sezione idraulica originaria e garantire il corretto e libero deflusso delle acque nell’alveo dei canali. ü Tali operazioni vengono eseguite normalmente tramite mezzi meccanici (cingolati e/o gommati) dotati di benne idonee a tali lavorazioni. ü Il materiale dopo essere stato rimosso dall’alveo del canale viene distribuito lungo le fasce di pertinenza demaniali dello stesso (fino a 10 metri), in destra e sinistra idraulica. Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
PIANO DI GESTIONE DEI SEDIMENTI Denominazione Macrobacino N. Fossi/Canali Km Canali 1 – Santa Severa 55 (f) 138, 850 2 – Ladispoli 50 (f) 215, 550 3 – Arrone 24 (f) 112, 300 4 – Rio Galeria 37 (f) 184, 880 5 – Maccarese 98 (c) 166, 545 6 – Ostia 104 (c) 174, 688 7 – Cassia 61 (f) 141, 755 8 – Media Valle Tevere 53 (f) 84, 750 9 – Bufalotta 26 (f) 64, 350 10 – Aniene 48 (f) 118, 680 11 – Ardeatina 35 (f) 145, 880 591 1. 548, 228 TOTALE Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
PIANO DI GESTIONE DEI SEDIMENTI MACROBACINO OSTIA VI Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
NORMATIVA VIGENTE ü R. D. n. 368 del 08. 05. 1904 Regolamento per la esecuzione del T. U. della L. 22 marzo 1900, n. 195, e della L. 7 luglio 1902, n. 333 sulle bonificazioni delle paludi e dei terreni paludosi; ü R. D. n. 523 del 25. 07. 1904 Testo Unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie; ü R. D. n. 215 del 13. 02. 1933 Nuove norme per la bonifica integrale; ü L. R. n. 4 del 21 gennaio 1984, modifica ed integrata dalla L. R. 7 ottobre 1994, n. 50. Piano regionale per l'esecuzione delle opere pubbliche di bonifica; ü L. R. n. 53 del 1998 Organizzazione regionale della difesa del suolo; ü D. Lgs. 152/2006 Norme in Materia Ambientale. Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
NORMATIVA VIGENTE ü Novità introdotte dall’art. 184 -quater D. Lgs. 152/2006 La normativa identifica le caratteristiche deve avere il rifiuto che ha cessato di essere tale (End of Waste), a valle delle operazioni di recupero (cernita e/o selezione). I materiali dragati non rientrano più nel regime normativo dei rifiuti se soddisfano i requisiti contenuti nell’art. 184 -quater D. Lgs. 152/2006 di seguito riportati: a) rispettano le concentrazioni di soglia di contaminazione (CSC) colonne A e B Tabella 1 Allegato 5 al Titolo V della Parte Quarta del D. lgs. n. 152/2006 (L’autorità competente può derogare alle concentrazioni limite di cloruri e di solfati) b) sono utilizzati direttamente in un sito di destinazione individuato con certezza anche a fini del riuso o rimodellamento ambientale; c) il test di cessione dell’eluato (Allegato 3 del decreto del Ministro dell’ambiente 5 febbraio 1998) dimostra che i sedimenti non generano senza rischi per le matrici ambientali interessate e nessuna contaminazione per le acque sotterranee e superficiali. Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
NORMATIVA VIGENTE ü Novità introdotte dall’art. 184 -quater D. Lgs. 152/2006 La normativa prevede anche il produttore o il detentore predispongano una Dichiarazione di Conformità da cui risultino: a) i dati del produttore, o del detentore e dell’utilizzatore; b) la tipologia e la quantità dei materiali oggetto di utilizzo; c) le attività di recupero effettuate; d) il sito di destinazione e le altre modalità di impiego previste; e) l’attestazione che sono rispettati i requisiti normativi. La Dichiarazione deve essere presentata all’Autorità competente per il procedimento di recupero e all’ARPA nel cui territorio è localizzato il sito di destinazione o il ciclo produttivo di utilizzo, trenta giorni prima dell’inizio delle operazioni di conferimento. Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
NORMATIVA VIGENTE ü Legge n. 164 del 11 novembre 2014 “Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive” Capo III – Misure urgenti in materia ambientale e per la mitigazione del dissesto idrogeologico, all’art. 7 comma 8 bis riporta: “Al comma 3 dell'articolo 185 del D. Lgs. 152/2006 s. m. i. , dopo le parole: «i sedimenti spostati all'interno di acque superficiali» sono inserite le seguenti: «o nell'ambito delle pertinenze idrauliche» . La modifica introdotta dalla Legge 164/2014 esclude dall’ambito di applicazione della Parte Quarta del D. Lgs. 152/2006, i sedimenti spostati all’interno di acque superficiali o nell'ambito delle pertinenze idrauliche ai fini della gestione delle acque e dei corsi d'acqua o della prevenzione di inondazioni se è provato che i sedimenti non sono pericolosi [. . . ]. Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
STUDIO PROPOSTO – CAMPAGNA DI INDAGINE Al fine di accertare la reale possibilità per il CBTAR di gestire i fanghi dragati all’interno del comprensorio di bonifica, escludendoli dal regime autorizzatorio dei rifiuti ed utilizzandoli come materiale destinato al recupero e al rimodellamento ambientale di aree critiche, è stata realizzata una campagna di indagine sui sedimenti dei canali in maniera tale da coprire l’intera area del Macrobacino Idraulico Ostia VI. 11 PRELIEVI : ü n. 7 Ostia VI/1 ü n. 4 Ostia VI/2 Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
PIANO DI INDAGINE Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
PIANO DI INDAGINE Microbacino Ostia VI/1 - 6 B 1 Bagnolo Denominazione opera Canale Pantano Denominazione opera Acque levante e ponente Scolmatore Bagnolo Canale Romagnoli 4 Canale Baionetta Canale Pineta 2 Acque Ostiense Canale Ostiense Capanna Murata Lunghezza tot. Prelievo (ml) sedimento n. 1 campione tratto da Via C. Albiz. a conf. Bagnolo 450 Microbacino Ostia VI/1 - 6 B 2 Ostia Antica Lunghezza tot. Prelievo Caratteristiche Tratto (ml) sedimento Caratteristiche Tratto Denominazione campione B 1. 7 Denominazione campione intero tratto Intero tratto 175 261 1. 450 690 n. 1 campione B 1. 5 B 1. 3 B 1. 1 B 1. 2 tratto da V. C. Secondario a Via Ostiense Intero tratto 1. 000 500 n. 1 campione B 1. 6 B 1. 4 Microbacino Ostia VI/2 - 6 A 1 Palocco Denominazione opera Infl. 'E' C. Palocco Infl. 'N' C. Palocco Denominazione opera Infl. B 1 C. Dragoncello Denominazione opera Lungotevere T. S. M. Lunghezza tot. Prelievo (ml) sedimento Intero tratto 1. 650 n. 1 campione Intero tratto esclusa la tratta intubata 1. 555 n. 1 campione Microbacino Ostia VI/2 - 6 M 1 Pescatori - Dragoncello - Lingua Lunghezza tot. Prelievo Caratteristiche Tratto (ml) sedimento Intero tratto 1. 000 n. 1 campione Microbacino Ostia VI/2 - 6 B 3 Tor San Michele Lunghezza tot. Prelievo Caratteristiche Tratto (ml) sedimento Intero tratto 550 n. 1 campione Caratteristiche Tratto Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca Denominazione campione B 2. 2 B 2. 3 Denominazione campione B 2. 1 Denominazione campione B 2. 4
PROTOCOLLO ANALITICO DETERMINAZIONI ANALITICHE SUL CAMPIONE TAL QUALE DETERMINAZIONI ANALITICHE SULL’ELUATO PARAMETRO Residuo fisso a 105°C Residuo fisso a 600°C TOC Idrocarburi da C 5 a C 8 PARAMETRO UNITA’ DI MISURA Nitrati Fluoruri Solfati Cloruri Cianuri Bario Rame Zinco Berillio Cobalto Nichel Vanadio Arsenico Cadmio Cromo totale Piombo Selenio Mercurio Amianto COD p. H mg/l mg/l µg/l µg/l µg/l mg/l - UNITA’ DI MISURA % % % mg/kg Idrocarburi aromatici da C 9 a C 10 mg/kg Cumene Dipentene Naftalene Idrocarburi C 10 -C 40 Idrocarburi totali (THC) mg/kg mg/kg METALLI SUL TAL QUALE Arsenico Mercurio Cadmio Nichel Ferro mg/kg mg/kg METALLI SUL SECCO Arsenico Mercurio Cadmio Nichel Ferro mg/kg mg/kg Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
RISULTATI ANALITICI Denominazione campioni TOC B 1. 2 B 1. 3 B 1. 4 B 1. 5 Canale Scolmatore Capanna Bagnolo Murata Canale Baionetta Pineta 2 Canale Romagnoli 4 % 22, 4 62, 2 58, 8 83, 2 % 17, 6 58, 6 55, 9 % 2 1 Descrizione Parametro Residuo fisso a 150° C Residuo fisso a 600° C B 1. 1 B 1. 6 B 1. 7 B 2. 1 B 2. 2 B 2. 3 Canale Dragoncello a Palocco a valle influente “C” del C. influente “E” “N” Dragoncello B 2. 4 Lungotevere Tor San Michele Canale Ostiense Canale Pantano 45, 6 44, 7 48, 6 63, 1 78, 4 72, 6 68, 7 78, 6 42, 2 24, 4 24, 8 57 75, 2 71, 7 65, 5 1 2 2 1 1 <0, 2 <0, 2 <0, 2 U. M. Idrocarburi da C 5 a C 8 compreso mg/kg Idrocarburi aromatici C 9 -C 10 mg/kg - - - Cumene mg/kg <0, 1 <0, 1 <0, 1 Dipentene mg/kg <0, 4 <0, 4 <0, 4 Naftalene Idrocarburi C 10 C 40 Idrocarburi totali (THC) mg/kg <0, 2 <0, 2 <0, 2 mg/kg <185 <185 <185 <185 <185 <185 Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
RISULTATI ANALITICI Denominazione campioni B 1. 1 Unita di misura Metalli sul tal quale Arsenico mg/kg Mercurio mg/kg Cadmio mg/kg Nichel mg/kg Ferro mg/kg Metalli sul secco Arsenico mg/kg Mercurio mg/kg Cadmio mg/kg Nichel mg/kg Ferro mg/kg Canale Baionetta 2, 62 <1 <1 6, 19 1480 B 1. 2 B 1. 3 B 1. 4 B 1. 5 B 1. 6 B 1. 7 B 2. 1 B 2. 2 C. Dragonce Canale llo a valle Palocco a Scolmatore Canale Pantan influente “C” valle Pineta 2 Romagnoli Capanna Bagnolo Ostiense 4 Murata o del C. influente Dragonc. “E” 1, 78 2, 58 <0, 1 1, 51 1, 61 2, 68 1, 88 1, 05 <1 <1 <0, 1 <1 <1
RISULTATI ANALITICI Denominazione campioni B 1. 1 Canale Baionetta B 1. 2 B 1. 3 B 1. 4 B 1. 5 B 1. 6 Canale Pineta Canale Scolmatore Canale Capanna 2 Romagnoli 4 Bagnolo Ostiense Murata B 1. 7 Canale Pantano B 2. 1 B 2. 2 B 2. 3 B 2. 4 C. Canale Dragoncello a Palocco a Lungotevere valle influente valle Tor San “C” del C. influente Michele Dragonc. “E” “N” Determinazioni analitiche sull'eluato Nitrati Fluoruri Solfati Cloruri Cianuri Bario Rame Zinco Berillio Cobalto Nichel Vanadio Arsenico Cadmio Cromo totale Piombo Selenio Mercurio Amianto COD p. H Limiti D. Lgs. 152/2006 All. 5 D. M. 186/06 mg/l mg/l µg/l µg/l 1, 15 0, 12 2, 55 22, 9 <1 <0, 1 n. r. <0, 1 <0, 1 0, 68 0, 15 2, 65 463 <0, 15 n. r. <0, 1 <0, 1 0, 35 0, 12 1, 55 116 <1 0, 14 n. r. <0, 1 <0, 1 2, 24 0, 03 11, 9 4, 27 <0, 1 0, 35 n. r. 0, 03 <0, 1 <0, 1 0, 41 <0, 001 1, 54 83, 9 <1 0, 13 n. r. <0, 1 <0, 1 0, 87 <0, 001 3, 25 137 <1 <0, 1 n. r. <0, 1 <0, 1 1, 07 0, 13 5, 54 69, 9 <1 <0, 2 n. r. <0, 1 <0, 1 0, 77 0, 12 3, 92 53, 3 <1 <0, 1 n. r. <0, 1 <0, 1 2, 27 0, 2 11, 4 100 <2 <0, 2 n. r. <0, 1 <0, 1 1, 09 <0, 001 2, 34 31, 7 <1 0, 12 n. r. <0, 1 <0, 1 0, 46 0, 11 1, 65 103 <1 <0, 1 n. r. <0, 1 <0, 1 50 1, 5 250 100 50 1 0, 05 3 10 250 50 5 µg/l µg/l mg/l - <0, 1 25, 2 7, 75 <0, 1 29 7, 82 <0, 1 21 7, 68 <0, 1 n. r. 7, 68 <0, 1 29, 4 7, 78 <0, 1 8, 4 7, 64 <0, 1 16, 8 7, 83 <0, 1 25, 2 7, 91 <0, 1 21 7, 74 <0, 1 12, 6 7, 83 <0, 1 29 7, 71 50 50 10 1 30 30 5, 5 -12 Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI Le analisi chimiche hanno verificato il rispetto dei requisiti dell’art. 184 -quater del D. Lgs. 152/2006: ü Rispetto dei limiti delle colonne A e B Tabella 1 Allegato 5 al Titolo V della Parte Quarta del D. Lgs. n. 152/2006 (deroga per i cloruri); ü Test di cessione secondo le metodiche e i limiti di cui all’Allegato 3 del decreto del Ministro dell’ambiente 5 febbraio 1998, al fine di escluderne la pericolosità e quindi la possibilità di contaminazione delle matrici ambientali. La gestione dei sedimenti dragati può prevedere l’esclusione di tali materiali dall’ambito di applicazione dei rifiuti ed il conseguente utilizzo come materiale per rimodellamento e recupero ambientale. Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
STUDIO PROPOSTO – Aree critiche La presenza sempre più marcata di ostacoli lungo gli argini dei canali, dovuti alla forte urbanizzazione che ha interessato la zona in esame, preclude in alcuni casi tale possibilità e quando ciò si verifica, il sedimento asportato dall’alveo deve essere rimosso e trasportato in un altro sito idoneo allo stoccaggio. ü Macrobacino Ostia VI/1 § n. 20 canali con ostacoli proibitivi allo stoccaggio lungo gli argini § 3. 620 mc di sedimenti ü Macrobacino Ostia VI/2 § n. 12 canali con ostacoli proibitivi allo stoccaggio lungo gli argini § 8. 013 mc di sedimenti Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
PROGETTO DI RECUPERO DEI MATERIALI ü Quantità Macrobacino Ostia VI/1: 3. 620 mc Macrobacino Ostia VI/2: 8. 013 mc ü Procedure di gestione dei sedimenti § Rimodellamento, consolidamento, ricalibratura di arginature di vari corsi d’acqua; § Rimodellamento ambientale area di pertinenza idraulica del CBTAR a Ponte Galeria; § Recupero in cava § Smaltimento in discarica Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
PROGETTO DI RECUPERO DEI MATERIALI § Rimodellamento, consolidamento, ricalibratura di arginature di vari corsi d’acqua I sopralluoghi effettuati durante la normale attività di manutenzione hanno riscontrato una criticità morfologica degli argini del Canale Albuceto, Canale Palocco e Canale Ostiense, dovuta anche al verificarsi di fenomeni meteorologici caratterizzati da intense precipitazioni che hanno dato luogo all’esondazione di alcuni canali di bonifica sul territorio (eventi alluvionali del 31. 10. 2011 e del 31. 01. 2014). Per i tre canali individuati si prevede di intervenire attraverso il colmamento delle depressioni createsi lungo gli argini, loro consolidamento e riprofilatura, al fine del ripristino della sezione del canale e delle sue stesse pertinenze. Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
PROGETTO DI RECUPERO DEI MATERIALI § Rimodellamento, consolidamento, ricalibratura di arginature di vari corsi d’acqua Canale Albuceto Canale Palocco Canale Ostiense Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
PROGETTO DI RECUPERO DEI MATERIALI § Rimodellamento, consolidamento, ricalibratura di arginature di vari corsi d’acqua CANALE ALBUCETO Descrizione opere E’ previsto il rimodellamento degli argini del Canale Albuceto nel tratto a valle di via della Macchiarella. Il materiale sarà distribuito lungo un’area totale di circa 4. 000 mq in destra idraulica. L’argine, largo circa 5, 0 m sarà rimodellato colmando le profonde depressioni presenti per una lunghezza di circa 800 m e livellato per uno spessore uniforme di circa 20 cm. Area interessata (mq) Spessore sedimenti (m) Volume sedimenti (mc) 4. 000 0, 20 800 TOTALE CANALE PALOCCO E’ previsto il rimodellamento degli argini del Canale Palocco nel tratto a valle di via di San Candido. Uno spessore uniforme di 20 cm di materiale sarà distribuito lungo l’argine destro per una lunghezza di circa 600 m ed una larghezza di circa 4, 0 al fine di livellare il disequilibrio esistente tra i due argini di circa 20 cm. 2. 400 (dx idraulica) 0, 20 TOTALE 800 480 CANALE OSTIENSE E’ previsto il rimodellamento degli argini del Canale Ostiense nel tratto di valle prima dell’immissione nell’impianto idrovoro Bagnolo. Il materiale sarà distribuito lungo un’area totale di circa 1200 mq colmando le depressioni presenti in destra e sinistra idraulica per una lunghezza di circa 150 m ed una larghezza media di circa 4, 0. Gli argini del canale presentano un medio disequilibrio di circa 25 cm, per tale motivo si procederà al livellamento in destra idraulica con uno spessore uniforme di terreno di 50 cm ed in sinistra idraulica con uno spessore di 25 cm. Piano di gestione dei fanghi di dragaggio 600 (dx idraulica) 600 (sx idraulica) 0, 50 0, 25 TOTALE Eveline Ricca 300 150 450
PROGETTO DI RECUPERO DEI MATERIALI § Rimodellamento ambientale area di pertinenza idraulica del CBTAR a Ponte Galeria Il CBTAR ha individuato un’area di sua proprietà per lo stoccaggio dei fanghi dragati in località Ponte Galeria (dx idraulica del Fiume Tevere). Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
PROGETTO DI RECUPERO DEI MATERIALI § Rimodellamento ambientale area di pertinenza idraulica del CBTAR a Ponte Galeria E’ stato prelevato un campione di terreno ed è stato ricercato lo stesso protocollo analitico dei fanghi di dragaggio. II risultati analitici hanno verificato la rispondenza tra i fanghi prelevati nei canali consortili e il terreno nell’area di Ponte Galeria entrambi identificati con codice CER 17 05 06 Fanghi di dragaggio. Il riutilizzo dei fanghi dragati pertanto non potrà generale alcuna modifica alle matrici ambientali ed alla falda presente nel sito di destinazione. Nell’area individuata saranno distribuiti circa 5. 000 mc di materiale su un'area di circa 5. 000 mq per il riempimento e il livellamento del sito per uno spessore uniforme su tutta l'area di 1, 0 m dall'attuale p. c. , allo scopo di rendere fruibile l'area anche in caso di eventi di esondazione. Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
PROGETTO DI RECUPERO DEI MATERIALI § Rimodellamento ambientale area di pertinenza idraulica del CBTAR a Ponte Galeria Descrizione opere SITO DI PROPRIETA’ DEL CBTAR – loc. Ponte Galeria Area Spessore interessata sedimenti (mq) (m) E’ previsto il livellamento dell’area di proprietà del CBTAR ubicato in località Ponte Galeria. Il materiale sarà distribuito lungo una superficie complessiva di circa 5. 000 mq in destra idraulica rispetto al fiume Tevere. L’area sarà rimodellata colmando le depressioni presenti e sarà livellata per uno spessore uniforme di circa 1 m dal p. c. 5. 000 Volume sedimenti (mc) 1 5. 000 TOTALE 5. 000 Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
PROGETTO DI RECUPERO DEI MATERIALI § Recupero - Conferimento in cava I sedimenti dragati non riutilizzati nelle operazioni di rimodellamento ambientale precedentemente descritte, saranno trasportati in cave giudicate idonee sia dal punto di vista dell’accettabilità del materiale sia di sostenibilità economica (distanze dal luogo di prelievo, costi trasporto, etc. ). CAVE Luogo Distanza media dal luogo di prelievo Volume sedimenti Via di Casal Selce 147/a - Roma 30 km 4. 000 mc Denominazione sito Es. Esi 2000 s. r. l. TOTALE 4. 000 § Smaltimento - Conferimento in discarica Lo smaltimento in discarica dei fanghi dragati deve essere considerato una possibilità residuale praticabile solo qualora una delle operazioni descritte precedentemente non fosse possibile. Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca
PROGETTO DI RECUPERO DEI MATERIALI Grazie per l’attenzione Piano di gestione dei fanghi di dragaggio Eveline Ricca