6. La Restaurazione.ppt
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L’Europa dopo Napoleone
IL CONGRESSO DI VIENNA (novembre 1814 – giugno 1815) p. 142 • Austria, Inghilterra, Russia e Prussia, le grandi potenze che hanno sconfitto Napoleone a Lipsia (1813), intendono restaurare l’Ancient régime, il vecchio sistema politico, ma… • …le trasformazioni portate 1 - dalla rivoluzione (sul piano sociale, politico, ideologico e militare) 2 - da Napoleone (che aveva modificato gli stessi confini degli Stati europei) sono irreversibili. Soprattutto tra i giovani si diffondono aspirazioni libertarie: libertà, indipendenza, rispetto dei “diritti naturali” (libertà personale, sovranità popolare). ERA NECESSARIO INCONTRARSI E TRATTARE, TROVARE UN COMPROMESSO. A tale scopo viene convocato il Congresso di Vienna
p. 143 Ritorno al passato Inizia l’età della Restaurazione
Parteciparono 213 delegazioni ma le decisioni furono prese solo dalla maggiori potenze antifrancesi (Austria, Prussia, Russia, Gran Bretagna). Al Congresso partecipò anche la Francia… p. 143
I due protagonisti Von Metternich: il vero regista Molto colto, amava la storia e le scienze, parlava inglese, francese, italiano, slavo e latino, era di memoria eccezionale. “La parola ordine è il punto di partenza. La libertà è il punto di arrivo. Il concetto di libertà può basarsi solo sul concetto di ordine” p. 145 Talleyrand: il principe del trasformismo Zoppo, avido di denaro, avviato dalla famiglia alla carriera ecclesiastica. A 20 anni vescovo e membro degli Stati Generali. Poi fugge da Parigi perché ostile ai giacobini e vi torna nel 1796. Ministro degli esteri di Napoleone (1807), fa votare in Senato la sua deposizione (1814) e favorisce il ritorno di Luigi XVIII
I principi posti a base del nuovo ordine: 1. Legittimità: dividere l’Europa com’era prima di Napoleone, mantenendo sul trono i vecchi sovrani. 2. Legalità: il potere deriva da Dio e non dal popolo. p. 145 3. Della sicurezza generale: rafforzare territorialmente gli Stati confinanti con la Francia (= Stati cuscinetto); il Regno di Sardegna annette la Liguria, il Belgio viene unito all’Olanda dando vita al nuovo Regno dei Paesi Bassi.
La Santa Alleanza p. 146 1815: Russia, Prussia e Austria, formano una Santa Alleanza basata sul principio 4. Di intervento: gli Stati aderenti si impegnavano a intervenire con le armi per reprimere le insurrezioni rivoluzionarie Al patto aderiscono anche i sovrani di Francia, Sardegna, Paesi Bassi e Svezia
La Quadruplice Alleanza p. 146 1815: Inghilterra, Russia, Prussia e Austria, formano una Quadruplice Alleanza per impedire rivolte collegabili alla Rivoluzione francese. Il mercato dei popoli Il concerto europeo
Dall’Impero napoleonico…
…alla nuova Europa Ritorna ai Borbone p. 144
LA NUOVA CARTA POLITICA p. 144 DELL’EUROPA La Francia perse tutte le conquiste fatte con la rivoluzione Vengono formati stati cuscinetto(*) Olanda e Belgio= Regno dei Paesi Bassi* Regno di Sardegna annette la R. di Genova. * Confederazione Germanica – 38 stati sovrani, sotto la presidenza dell’ Austria Russia: annette tre quarti di Polonia G. Bretagna: libera di espandere i suoi possedimenti coloniali Prussia: ottenne metà del regno di Sassonia e la Pomerania Svedese. * Austria: ottiene nuovi domini sui Balcani e il controllo diretto e indiretto sull’Italia.
Le eccezioni al principio di legittimità • Non viene restaurato il Sacro Romano Impero • Non viene restaurato il Regno di Polonia • Norvegia e Svezia vengono unite • Viene creato il Regno dei Paesi Bassi • Venezia è annessa all’Austria • Genova è annessa al Regno di Sardegna
p. 147 -148
T. Géricault, La Zattera della Medusa, 1818/1819
Nel paesaggio Friedrich trasfonde la ricchezza dei suoi sentimenti, la coscienza della solitudine dell’uomo, la sua angoscia di fronte al mistero. Nella natura egli coglie il “sublime” tema fondamentale del Romanticismo che rappresenta il senso di sgomento che l’uomo prova nei confronti della grandezza della natura sia nel suo aspetto pacifico, sia nel momento della sua terribilità, quando ognuno di noi sente la propria piccolezza.
In plaghe remote mi volgo alla sacra, ineffabile, arcana notte … Nelle corde del petto spira profonda malinconia Novalis Turner, Notturno a Venezia 1835 circa
Sono straniero ovunque. Dove sei terra mia adorata? Cercata, immaginata e mai trovata? … Vago, silenzioso, infelice, E tra i singhiozzi mi chiedo sempre: dove? Il vento mi risponde: là, dove tu non sei, C’è la felicità. ” Schubert
La tristezza mi ha preso- perché? Neppure la musica oggi mi consola- E’ già notte tarda e non ho voglia di dormire; non so cosa mi manca- E ho già più di vent’anni… Chopin Joseph Turner “Vapore durante una tempesta di mare 1840
La fine del dominio europeo nell’America del Sud (1811 -1828) p. 151 • In America Latina, che aveva costituito l’impero coloniale di Spagna e Portogallo, si combatte per l’indipendenza. • Questo impulso partì dai nuclei borghesi illuministi delle colonie spagnole. • Il Brasile ottenne l’indipendenza dal Portogallo pacificamente, diventando un impero autonomo. SIMON BOLIVAR - El Libertador do Nord (1811 -’ 16) JOSè DE SAN MARTIN - El Libertador do Sud (1817 -1821) BRASILE 1822
La posizione USA e la dottrina di Monroe In un discorso tenuto al Congresso degli Stati Uniti il 2 dicembre 1823, quando le colonie spagnole in America si resero indipendenti e in Europa si formò una coalizione di Stati pronti a intervenire per restaurare l'autorità spagnola, Monroe pronunciò una dichiarazione di autonomia del continente americano, con la quale si affermava che gli Stati Uniti non avrebbero cercato in alcun modo di interferire nelle questioni europee, ma non avrebbero tollerato alcun tipo d'ingerenza da parte delle potenze europee nel continente americano e tantomeno avrebbero acconsentito all'istituzione di nuove colonie “ l’America agli Americani” p. 152 Significato polivalente: • dichiarazione di impegno a favorire l'indipendenza e la libertà degli Stati latino americani • politica internazionale Usa "isolazionista" • individuazione del continente latino americano come "spazio vitale" per l'economia Usa
Dopo il Congresso di Vienna, solo la Francia e l’Inghilterra avevano un sistema di governo basato su: • Una COSTITUZIONECOSTITUZIONE • Un PARLAMENTO LIBERAMENTE ELETTO (anche se non da tutti i cittadini)
L’Italia dopo il Congresso di Vienna: “un’espressione geografica” p. 156 L’Italia, dopo il Congresso di Vienna (1814 -1815), è divisa in più Stati, la maggior parte sotto il dominio austriaco. Non è una nazione e non ha un’unità.
Dopo la conclusione del Congresso di Vienna, nel 1815, anche in Italia tornarono sul trono i sovrani che erano stati spodestati da Napoleone. Il Regno lombardo-veneto dipendeva direttamente dall’Austria. La Lombardia era allora la regione economicamente più sviluppata della Penisola. Il Ducato di Massa e Carrara e il Ducato di Lucca erano strettamente legati all’Austria. I Ducati di Parma e di Modena e il Granducato di Toscana vennero assegnati a nobili austriaci, parenti stretti dei sovrani. Lo Stato Pontificio era protetto dagli Austriaci. Il Regno delle Due Sicilie tornò alla famiglia dei Borbone di Spagna, alleata con l’Austria. Il Regno di Sardegna si ingrandì acquisendo il territorio della Repubblica di Genova. Il re Vittorio Emanuele I riuscì a mantenere una certa autonomia dall’Austria. p. 156
Poiché non era possibile fare opposizione politica alla luce del sole, gli oppositori in tutta Europa si riunirono in Società segrete Un momento della cerimonia di ammissione alla Carboneria: superate le “prove” richieste, al Carbonaro viene tolta la benda dagli occhi ed entra a far parte dell’associazione segreta • Le più famose p. 157 furono: – La Massoneria – La Carboneria
LA CARBONERIA Le società segrete avevano scopi diversi nei vari Paesi. • Dove la Nazione era indipendente, come in Spagna, esse lottavano per la libertà e i diritti costituzionali. • Dove invece, come in Italia, il Paese era diviso e sottomesso al dominio straniero, volevano prima di tutto l’indipendenza e l’unità nazionale. • In Italia la Carboneria fu chiamata così perché i suoi aderenti, per nascondere la loro attività alla polizia, fingevano di trovarsi per vendere il carbone e usavano il linguaggio dei carbonai.
Da dove provenivano i partecipanti a tali associazioni? Dalla borghesia liberale Dalla classe militare Chi ne rimase estraneo? Il mondo delle campagne
I MOTI DEGLI ANNI '20 - investono le zone periferiche e più deboli del sistema - gli esiti si diversificano in funzione della capacità degli organizzatori di coinvolgere "la popolazione" e di giocare sugli interessi contrastanti delle grandi potenze. Arresto di carbonari a Milano 1821 I moti del 1820 -1821 • rivendicazioni essenzialmente costituzionali • organizzazione di tipo cospirativo-elitario (società segrete) - Spagna, gen. 1820: "pronunciamento" dell’esercito a Cadice - Regno Due Sicilie, lug. 1820: moto costituzionale (Pepe) - Portogallo, agosto 1820: ammutinamento - Piemonte, marzo 1821: insurrezione costituzionale che fa leva su ambigue disponibilità di Carlo Alberto. - Grecia, marzo 1821: indipendenza dall’Impero turco (1829) In tutti questi casi, il SISTEMA DEI CONGRESSI si rivela efficace: l'Austria interviene a Napoli; la Francia in Spagna
I MOTI del 1820 – ‘ 21 Molti degli organizzatori furono uccisi, condannati al carcere o costretti all’esilio. Due tra i maggiori carbonari italiani, Silvio Pellico e Pietro Maroncelli, furono arrestati dalla polizia austriaca e condannati ad una dura pena nel carcere austriaco dello Spielberg. Silvio Pellico, che vi restò 10 anni, raccontò questa sua esperienza nel libro “Le mie prigioni”. Il dipinto La notte del 26 marzo 1822 di Giovan Battista Biscarra ritrae il momento della partenza da Venezia di Silvio Pellico e Pietro Maroncelli, diretti al carcere dello Spielberg
Alessandro Manzoni, Marzo 1821 Soffermati sull’arida sponda vòlti i guardi al varcato Ticino, tutti assorti nel novo destino, certi in cor dell’antica virtù, han giurato: non fia che quest’onda scorra più tra due rive straniere; non fia loco ove sorgan barriere tra l’Italia e l’Italia, mai più! Chi potrà della gemina Dora, della Bormida al Tanaro sposa, del Ticino e dell’Orba selvosa scerner l’onde confuse nel Po; chi stornargli del rapido Mella e dell’Oglio le miste correnti, chi ritorgliergli i mille torrenti che la foce dell’Adda versò, L’han giurato: altri forti a quel giuro rispondean da fraterne contrade, affilando nell’ombra le spade che or levate scintillano al sol. Già le destre hanno strette le destre; già le sacre parole son porte; o compagni sul letto di morte, o fratelli su libero suol. quello ancora una gente risorta potrà scindere in volghi spregiati, e a ritroso degli anni e dei fati, risospingerla ai prischi dolor; una gente che libera tutta o fia serva tra l’Alpe ed il mare; una d’arme, di lingua, d’altare, di memorie, di sangue e di cor.
Le insurrezioni del 1830 -Carlo X nel luglio 1830 scioglie il Parlamento perché a maggioranza liberale e sospende libertà di stampa - Parigi insorge: borghesia e popolo uniti sulle barricate (vedi quadro Delacroix) Luigi Filippo d'Orléans viene nominato "re dei Francesi per volontà della nazione“ con il nome di Filippo I Nel 1830 inizia la conquista francese dell’Algeria a. Parigi e la nascita della "monarchia borghese” o “monarchia di luglio”
Conseguenze della politica estera orléanista • Favorirono la disgregazione dell’Europa reazionaria voluta al Congresso di Vienna • In vari paesi europei si accentuò la lotta di liberazione confidando nell’aiuto francese • Ma in Francia dopo un 1°momento, si affermò il partito della Resistenza e non ci furono più aiuti ai popoli in lotta • Molti moti quindi fallirono ancora
Le insurrezioni del 1830 b. I moti insurrezionali in Europa Belgio: unito all'Olanda dal Congresso di Vienna insurrezione agosto 1830 indipendenza per la quale determinanti sono i fattori: religiosi: Belgio cattolico, Olanda calvinista economici: agricoltura e industria in Belgio, commercio in Olanda linguistici: francese in Belgio, fiammingo in Olanda Indipendenza nel 1839
Le insurrezioni del 1830 b. I moti insurrezionali in Europa Polonia: spartita tra Austria Prussia Russia, dal Congresso di Vienna insurrezione guidata dalla nobiltà polacca: 29 novembre 1830 debolezze: non coinvolgimento delle masse contadine facile repressione da parte dello Zar conseguenze: perdita definitiva dell’indipendenza sia pur solo formale concessa a Vienna Austria Prussia e Russia ripristinarono la loro alleanza compromessa dall'indipendenza greca: spartizione della Polonia riconfermata e rafforzata
Le insurrezioni del 1830 c. i moti in Italia area interessata: Modena, Parma, Bologna e la Romagna carattere cospirativo sul modello carbonaro falliscono tutti per • mancato appoggio della Francia che lascia mano libera a Metternich • carattere elitario del moto • approssimazione nella preparazione Il commerciante di Carpi Ciro Menotti (1798 -1831) fu il principale artefice dei moti del 1831 a Modena. Assunta la direzione dell’iniziativa rivoluzionaria, cercò di coinvolgere il duca Francesco IV, che sembrava disponibile a candidarsi al governo di un istituendo Regno dell’Alta Italia svincolato dall’egemonia austriaca. Tradito dal duca, Menotti fu arrestato la notte del 3 febbraio 1831, al termine di uno scontro a fuoco con le truppe austriache davanti alla sua casa, e poi impiccato. Assalto alla casa di Ciro Menotti
In ITALIA i moti rivoluzionari del ’ 20 -’ 21 e del ’ 30 -’ 31 fallirono. Perché? 1. Vi avevano partecipato poche persone 2. I rivoluzionari non si erano ben organizzati 3. Non erano chiari gli scopi della lotta: ottenere una Costituzione, instaurare la Democrazia, raggiungere l’unità nazionale?
La riflessione su questo fallimento diede avvio al DIBATTITO RISORGIMENTALE, cioè al dibattito sul modo di ottenere l’indipendenza e l’unità d’Italia.
Risorgimento significa «rinascere ancora» , cioè risveglio politico, sociale, civile, culturale. Il termine indica il processo storico (dal 1820 -’ 21 al 1861 o dal 1815 al 1870) che ha portato all’indipendenza e all’unità d’Italia. p. 198
Come per la Francia la Rivoluzione del 1789, il Risorgimento segna la nascita dell'Italia contemporanea. E’ dunque un periodo di transizione e di sconvolgimenti politici e sociali corrispondenti ai movimenti principali e ai grandi eventi che hanno permesso all'Italia di realizzare nel XIX secolo la sua unificazione.
Gli eroi del Risorgimento
La missione politica di Mazzini • Nasce a Genova nel 1805, muore a Pisa nel 1872. • Si laurea in giurisprudenza. • Membro della Carboneria, nel 1830 viene prima arrestato e poi esiliato in Francia (a Marsiglia). • Nell’aprile del 1831, scrive una lettera a Carlo Alberto per esortarlo a mettersi a capo degli Italiani e dare alla nazione unità, libertà e indipendenza. Il re sabaudo risponde con un ordine di arresto qualora M. si fosse presentato alla frontiera. • M. voleva uno Stato repubblicano, democratico, basato su libertà, uguaglianza e fraternità. • Cercò il sostegno del popolo. p. 201; 203 «E un popol morto dietro a lui si mise. Esule antico, al ciel mite e severo Leva ora il volto che giammai non rise, " Tu sol" pensando "o ideal, sei vero"» (Giosuè Carducci, Mazzini)
La Giovine Italia p. 203 • Nel giugno del 1831, Mazzini creò la GIOVINE ITALIA, una associazione politica che aveva i seguenti scopi: – Indipendenza dell’Italia – Unità – Repubblica attraverso una vasta opera di educazione morale che risvegliasse la coscienza del popolo. GIOVINE perché faceva affidamento sull’entusiasmo rivoluzionario dei giovani; ITALIA perché espressione di un movimento unitario a base nazionale.
1 -il moto doveva scoppiare in Piemonte ma venne sventato dalla polizia, che arrestò i congiurati (12 furono condannati a morte) 2 -1833 il moto doveva scoppiare a Genova, guidato da Garibaldi che fu lasciato solo e scappò in America del Sud perché condannato a morte uinsieme a Mazzini. M. Va in Svizzera e fonda la GIOVINE EUROPA. . . p. 203 I moti mazziniani
GIUSEPPE MAZZINI “Finché, domestica o straniera, voi avete tirannide, come potete aver patria? La patria è la casa dell'uomo, non dello schiavo” da Ai giovani d'Italia.
GIUSEPPE GARIBALDI “Qui o si fa l'Italia o si muore!” Affermazione rivolta a Nino Bixio nella battaglia di Calatafimi
Giuseppe Garibaldi (Nizza 1807 - Caprera 1882) • Garibaldi condivideva gli ideali di Mazzini, ma egli prediligeva l’AZIONE. • Ebbe una vita molto avventurosa, che lo portò a combattere per la libertà anche in Sud America. • Qui imparò le tecniche di guerriglia che gli tornarono poi utili in Italia (Impresa dei Mille)
Il ritratto di Garibaldi nelle parole dello scrittore Aleksandr J. Herzen "Conobbi Garibaldi di persona nel 1854, a Londra. Garibaldi, con un pesante pastrano chiaro, una sciarpa al collo a colori vivaci e col berretto in testa, mi fece l'impressione del vero uomo di mare più che di quel glorioso condottiero dei volontari romani, le cui statuette, in costume di fantasia, si vendevano in tutto il mondo. La semplicità bonaria del tratto, l'assenza d'ogni pretesa, la cordialità con la quale mi accolse, disponevano in suo favore. Il suo equipaggio era formato quasi per intero di italiani, egli era il capo e un'autorità, un'autorità severa, ne sono convinto, ma tutti guardavano a lui lietamente e con affetto, erano fieri del loro capitano.
Nel 1837, dopo essere stato espulso da Francia e Svizzera, M. Trova ospitalità a Londra dove fonda una scuola (in cui insegna gratis) per gli emigranti italiani. I moti mazziniani 3 -1844 I mazziniani insorgono a Cosenza contro Ferdinando II di Borbone. I fratelli Bandiera sbarcano in Calabria per portare il loro aiuto ma i contadini del posto, convinti che fossero briganti, li consegnano alla polizia. Attilio ed Emilio p. 203 vengono fucilati.
Gli insuccessi dei moti indussero a tentare nuove strade: p. 204
I moderati • Gioberti - Proponeva una confederazione di stati guidata dal papa. Teoria del Neoguelfismo • Balbo e D’Azeglio-L’avversario era l’Austria, ma bisognava convincerla a lasciare pacificamente il Lombardo Veneto. Proponevano una federazione di stati guidata da Carlo Alberto di Savoia. Carlo Cattaneo p. 205 Vincenzo Gioberti I democratici • Cattaneo - Rifiuta l’idea della centralità di casa Savoia. Propone un federalismo repubblicano tipo USA
*CONFEDERAZIONE DI STATI = Stati che si uniscono in un unico Stato. Nella Confederazione i singoli Stati mantengono alcuni dei loro poteri. Alcuni poteri li gestisce il governo centrale (per esempio fare la Costituzione, che stabilisce principi che valgono per tutti), mentre altri poteri rimangono ai governi dei singoli Stati (ad esempio fare alcune leggi, gestire la polizia, organizzare la scuola, etc, ). Ad esempio oggi Gli Stati Uniti d’America sono una confederazione di Stati o uno Stato Federale. Le persone che vogliono questa forma di governo si chiamano Federaliste.
I differenti federalismi
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