ECONOMIA AZIENDALE E GESTIONE DELLE IMPRESE LEZIONE V

ECONOMIA AZIENDALE E GESTIONE DELLE IMPRESE LEZIONE V INTRODUZIONE AL BILANCIO E ALLA GESTIONE FINANZIARIA LUCIO DEL BIANCO ANNO ACCADEMICO 2012 - 2013

IMPRESA E RISORSE FINANZIARIE IL GOVERNO DELLE RISORSE FINANZIARIE DELL’IMPRESA HA LO SCOPO DI: n CONTROLLARE E MIGLIORARE LA REDDITIVITÀ DELL’IMPRESA n GENERARE LE RISORSE NECESSARIE ALLO SVILUPPO n n VALUTARE I NUOVI INVESTIMENTI E LE LORO MODALITÀ DI FINANZIAMENTO PREVENIRE LE SITUAZIONI DI CRISI FINANZIARIA E IL CONSEGUENTE RISCHIO DI PERDITA DELLA PROPRIETÀ 2

INTRODUZIONE AL BILANCIO n n n IL BILANCIO DI UN’IMPRESA HA COME OBIETTIVO LA MISURAZIONE DELL’UTILE (O DELLA PERDITA) RELATIVO AD UN DETERMINATO AMMONTARE DI CAPITALE INVESTITO E CON RIFERIMENTO AD UNO SPECIFICO PERIODO DI TEMPO L’INSIEME DELLE INFORMAZIONI DISPONIBILI NEL BILANCIO CONSENTE TUTTAVIA UN’ANALISI PIÙ AMPIA DELLA SITUAZIONE AZIENDALE PARTICOLARMENTE UTILE RISULTA IL CONFRONTO DEI BILANCI NEL TEMPO E QUELLI CON AZIENDE SIMILI DELLO STESSO SETTORE DI ATTIVITÀ 3

INTRODUZIONE AL BILANCIO LA REDAZIONE PERIODICA DEL BILANCIO, EFFETTUATA SECONDO I PRINCIPI E I CRITERI STABILITI DAL CODICE CIVILE, CONSENTE DI CORRISPONDERE A DIVERSI TIPI DI ESIGENZE IMPERSONATE DA SOGGETTI DIVERSI: n ASSOLVERE AGLI OBBLIGHI CIVILI E FISCALI DELL’AZIENDA n INFORMARE IL VERTICE AZIENDALE SULL’ANDAMENTO ECONOMICO – FINANZIARIO n INFORMARE GLI AVENTI DIRITTO ED IN GENERALE TUTTI GLI STAKEHOLDERS (AZIONISTI, BANCHE, FORNITORI, LAVORATORI, …) SULLO STATO AZIENDALE 4

INTRODUZIONE AL BILANCIO I PRINCIPI CHE GUIDANO LA REDAZIONE DEL BILANCIO n IL PRINCIPIO DELLA COMPETENZA ECONOMICA I Ricavi e i Costi esposti nel Bilancio maturano in funzione della relativa attività svolta, a prescindere dalla loro manifestazione finanziaria n IL PRINCIPIO DI VERIDICITÀ E PRUDENZA Le registrazioni di Bilancio devono determinare la reale consistenza patrimoniale dell’azienda, ossia la capacità di questa di rispondere alle obbligazioni verso i terzi n IL PRINCIPIO DELLA CREAZIONE DI VALORE Le registrazioni e le valutazioni di Bilancio devono assicurare che le decisioni assunte sottostanti non pregiudicano il futuro dell’azienda 5

INTRODUZIONE AL BILANCIO n n n LA FORMAZIONE E L’ANALISI DI BILANCIO COSTITUISCONO UN COMPITO ALTAMENTE SPECIALISTICO, PER LA COMPLESSITÀ E L’ALTO NUMERO DI REGOLE CHE NE GOVERNANO LA REDAZIONE TUTTAVIA LA SUA INTERPRETAZIONE PUÒ ESSERE FACILITATA DALL’IMPIEGO DI BILANCI RICLASSIFICATI CHE NE CONSENTANO UNA PRESENTAZIONE COMPATTA, UTILIZZABILE A FINI GESTIONALI I DATI DI BILANCIO, INTEGRATI DA INFORMAZIONI SULL’ORGANIZZAZIONE ( STRUTTURA, ORE LAVORATE, ADDETTI, …) CONSENTONO LA FORMAZIONE DI INDICI GESTIONALI UTILI ALLA COMPRENSIONE SINTETICA DELLA SITUAZIONE AZIENDALE 6

INTRODUZIONE AL BILANCIO IL BILANCIO COMPRENDE I SEGUENTI DOCUMENTI E PROSPETTI: n LA RELAZIONE SULLA GESTIONE (Illustra le strategie e le politiche aziendali) n IL CONTO ECONOMICO (Fornisce informazioni di carattere economico) n LA SITUAZIONE O STATO PATRIMONIALE (Fornisce informazioni di carattere patrimoniale e finanziario) n LA NOTA INTEGRATIVA (Spiega i criteri di valutazione adottati) IL BILANCIO È COMPLETATO DALLA RELAZIONE DEI REVISORI DEI CONTI 7

INTRODUZIONE AL BILANCIO n IL CONTO ECONOMICO MISURA IL RISULTATO E CONOMICO DI PERIODO CONFRONTANDO I RICAVI E I COSTI SOSTENUTI PER GENERARLI n LO STATO PATRIMONIALE EVIDENZIA, ALLA FINE DI OGNI ESERCIZIO, LE RISORSE IMMESSE NELL’AZIENDA E IL LORO UTILIZZO n n MENTRE LO STATO PATRIMONIALE SI RIFERISCE SEMPRE AD UNA DATA PRECISA (LA FINE DELL’ESERCIZIO), IL CONTO ECONOMICO COPRE UN DETERMINATO PERIODO DI TEMPO (ESERCIZIO) IL CONTO ECONOMICO COSTITUISCE, FIGURATIVAMENTE, IL PONTE CHE COLLEGA DUE SUCCESSIVI STATI PATRIMONIALI 8

INTRODUZIONE AL BILANCIO n CONCETTO DI RICAVO n n IL RICAVO PUÒ ESSERE DEFINITO COME IL VALORE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE IL RICAVO DERIVA DAL PREZZO PER LE QUANTITÀ VENDUTE IL PREZZO È STABILITO DALL’INCONTRO TRA DOMANDA E OFFERTA E, IN CONDIZIONI “NORMALI”, RISULTA UGUALE AL COSTO PIÙ IL PROFITTO CONCETTO DI COSTO IL COSTO PUÒ ESSERE DEFINITO COME IL VALORE DELLE RISORSE IMPIEGATE NELLE ATTIVITÀ 9

IL CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO SCALARE VALORI ASSOLUTI VALORI PERCENTUALI RICAVI Acquisti di Beni e Servizi VALORE AGGIUNTO Costo del Personale MARGINE OPERATIVO LORDO (MOL) Ammortamenti, Accantonamenti a Fondo Rischi REDDITO OPERATIVO CARATTERISTICO Saldo della Gestione Finanziaria Saldo della Gestione Straordinaria UTILE LORDO PRIMA DELLE IMPOSTE Imposte e Tasse UTILE NETTO DI ESERCIZIO 10

ALCUNI INDICI GESTIONALI RICAVI / N° ADDETTI RICAVI PER ADDETTO QUANTITÀ PRODOTTE / N° ADDETTI PRODUZIONE PER ADDETTO RICAVI - ACQUISTI VALORE AGGIUNTO V. A. / N° ADDETTI V. A. PER ADDETTO V. A. / N° ORE LAVORATE V. A. PER ORA LAVORATA COSTO LAVORO / QUANTITÀ PRODOTTE CLUP 11

CONTO ECONOMICO E POLITICHE AZIENDALI RICAVI Politiche commerciali e di R&S Acquisti Politiche di Make or Buy VALORE AGGIUNTO Costi del Personale Politiche organizzative, tecnologiche, O. d. L. , retributive, formative, . . MOL Ammortamento, Accantonamento Politiche di investimento e di ammortamento REDDITO OPERATIVO Gestione Finanziaria Gestione Straordinaria Imposte e Tasse UTILE NETTO Politiche finanziarie, disinvestimenti, partnership, … Eventi straordinari inattesi Politiche fiscali 12

CONFRONTO TRA DUE AZIENDE STESSO SETTORE AZIENDA A AZIENDA B ADDETTI N° 245 410 QUANTITÀ PRODOTTE E VENDUTE Q 4. 000 9. 200. 000 Ml € 30 60 RICAVI QUANTITÀ PER ADDETTO N° 16. 326, 5 22. 439, 0 RICAVI PER ADDETTO € 122. 448, 00 146. 342 ACQUISTI Ml € 16 40 VALORE AGGIUNTO Ml € 14 20 57. 142, 80 48. 780, 50 V. A. PER ADDETTO € ORE LAVORATE PROCAPITE N° 1. 600 1. 650 ORE LAVORATE TOTALI N° 392. 000 676. 500 V. A. PER ORA LAVORATA € 35, 70 29, 50 COSTO ORA LAVORATA € 18, 50 20, 00 INDICE DI CONTRIBUZIONE € 17, 20 9, 50 13

IL CONTO ECONOMICO (IV DIRETTIVA EUROPEA) § § Ricavi per vendite e prestazioni Variazioni rimanenze prodotti finiti e semilavorati Incrementi di immobilizzazioni interne Variazione lavori in corso COSTI DELLA PRODUZIONE (1) § § § Costi di acquisto materie prime, sussidiarie, di consumo Variazioni rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo Costi per servizi (lavorazioni esterne, servizi professionali, pubblicità, . . ) Godimento di beni di terzi (noleggi, affitti, . . ) Costo del Personale EBITDA Earning before interest, tax, depreciation, amortisation COSTI DELLA PRODUZIONE (2) § Accantonamenti per rischi di perdite su crediti § Altri accantonamenti § Oneri di gestione (minusvalenze alienazione beni strumentali, …) DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE: EBIT Earning before interest and tax VALORE DELLA PRODUZIONE ALTRI COSTI § Proventi e oneri finanziari § Rettifiche di valore di attività finanziarie § Proventi e oneri straordinari RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE DI ESERCIZIO § Ires, Irap § Rettifiche e accantonamenti di carattere tributario UTILE (PERDITA) DI ESERCIZIO 14

LO STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO ATTIVO n IMMOBILIZZAZIONI PASSIVO E PATRIMONIO NETTO u IMMATERIALI n FINANZIARIE DEBITI COMMERCIALI (Fornitori) n DEBITI ONEROSI (Mutui) n FONDI PER RISCHI E ONERI n n ATTIVO CIRCOLANTE RIMANENZE n CREDITI n DISPONIBILITÀ LIQUIDE PASSIVO n n TFR n n Ratei e risconti PATRIMONIO NETTO CAPITALE SOCIALE n RISERVE n UTILI NON DISTRIBUITI n CREDITI VERSO SOCI n n n Ratei e Risconti 15

LO STATO PATRIMONIALE – LE VOCI DELL’ATTIVO IMMOBILIZZAZIONI q. IMMATERIALI q. TECNICHE MATERIALI q. FINANZIARIE Si tratta di investimenti che, pur non essendo costituiti da beni materiali, sono destinati ad utilizzo pluriennale: progetti, brevetti, pubblicità, avviamento, … Investimenti in impianti e macchinari, terreni e fabbricati, attrezzature diverse, … Investimenti rappresentati da partecipazioni azionarie, crediti di medio lungo periodo, … Le immobilizzazioni costituiscono l’Attivo Fisso o Capitale Fisso 16

LO STATO PATRIMONIALE – LE VOCI DELL’ATTIVO CIRCOLANTE q. RIMANENZE Sono costituite da beni non durevoli destinati alla vendita: prodotti finiti e merci, prodotti in corso di lavorazione, . . Rappresentano il diritto a ricevere determinate somme da soggetti identificati ad una specifica scadenza q. CREDITI q. DISPONIBILITÀ q. RATEI LIQUIDE E RISCONTI L’Attivo Circolante è detto anche Capitale Circolante Titoli mobiliari facilmente vendibili, depositi bancari, somme di denaro in cassa, … Sono costituiti rispettivamente da ricavi che matureranno in futuro, ma di competenza dell’esercizio (ratei attivi) e costi sostenuti, ma di competenza di esercizi futuri (risconti attivi) 17

LO STATO PATRIMONIALE – LE VOCI DEL PASSIVO q. DEBITI COMMERCIALI Sono contratti verso operatori per la gestione dell’attività e riguardano principalmente i fornitori q. DEBITI ONEROSI Sono contratti tipicamente verso istituti di credito o altri prestatori di capitale Trattamento Fine Rapporto: riguarda le somme accantonate ai fini della liquidazione spettante al dipendente al momento in cui lascerà l’azienda q. TFR q. RATEI E RISCONTI Sono costituiti rispettivamente da costi che matureranno in futuro, ma che sono di competenza dell’esercizio (ratei passivi) e ricavi maturati nell’esercizio, ma di competenza di esercizi futuri (risconti passivi) 18

LO STATO PATRIMONIALE – IL PATRIMONIO NETTO q. CAPITALE SOCIALE q. RISERVE q. UTILI NON DISTRIBUITI q. UTILE O PERDITA DI ESERCIZIO IL Patrimonio Netto è noto anche come capitale Netto o Mezzi Propri Corrisponde al valore nominale dei conferimenti sottoscritti dai soci Sono costituite da accantonamenti di utili. La riserva più nota, prevista dal codice civile, corrisponde al 5% degli utili netti Sono risultati formatisi in precedenti esercizi che è stato deciso di non distribuire ai soci in forma di dividendo È il risultato che emerge dal Conto Economico 19

ALCUNI INDICI DI BILANCIO PER LA VALUTAZIONE ECONOMICO – FINANZIARIA AZIENDALE 1 UTILE NETTO / RICAVI SAGGIO DI PROFITTO 2 UTILE NETTO / PATRIMONIO NETTO ROE 3 R. O. / CAPITALE INVESTITO ROI 4 REDDITO OPERATIVO / RICAVI ROS 5 P. N. + DEB. LUNGO / CAP. IMMOBILIZZATO INDICE DI COPERTURA 6 ATTIVITÀ CORRENTI / PASSIVITÀ CORRENTI INDICE LIQUIDITÀ 7 ATTIVITÀ CORRENTI + MAG. / PASS. CORRENTI ACID TEST 8 CREDITI X 365 / RICAVI DURATA MEDIA CREDITI 9 DEBITI FORNITORI X 365 / ACQUISTI DURATA MEDIA DEBITI 1 0 DEBITI / PATRIMONIO NETTO INDICE INDEBITAMENTO 20

ATTIVITÀ D’IMPRESA E DINAMICHE FINANZIARIE ATTIVO RICAVI IMMOBILIZZAZIONI FORNITORI ACQUISTI CIRCOLANTE COSTO LAVORO E ISTITUTI (CAPITALE INVESTITO LORDO) MOL PASSIVO DEBITI COMMERCIALI DEBITI ONEROSI TFR AMMORTAMENTO REDDITO OPERATIVO GEST. FINANZIARIA BANCHE PATRIMONIO NETTO IMPOSTE E TASSE UTILE NETTO FISCO AZIONISTI 21

BIBLIOGRAFIA Gianfranco BALESTRI MANUALE DI ECONOMIA E GESTIONE AZIENDALE HOEPLI 22